UN VÉLO CONTRE LA BARBARIE NAZIE - LE DESTIN INCROYABLE DU CHAMPION GINO BARTALI di Alberto Toscano - Cineclub Arsenale APS

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UN VÉLO CONTRE LA BARBARIE NAZIE - LE DESTIN INCROYABLE DU CHAMPION GINO BARTALI DI ALBERTO TOSCANO


Descrizione

Nel 1938 Bartali era già un mito. Aveva vinto il Tour de France portando i colori italiani e il prestigio fascista tra i boulevards e le piazze di Paris.
Solo ora, in modo chiaro e con un racconto documentato, appassionato ed appassionante, questa storia eroica, questo esempio di generosità autentica, viena alla luce in tutti i suoi risvolti attraverso il libro di Alberto Toscano: “Un vélo contre la barbarie nazie. L’incroyable destin du champion Gino Bartali”, che pubblicato in francese, dovrebbe presto uscire (ce lo auguriamo) nell’edizione italiana ed israeliana.Come Toscano ricorda, per molti anni l’attività di Bartali, che sfruttò il suo prestigio, per salvare segretamente moltissimi ebrei e per favorire attività atte alla loro fuga (nascondendo o trasportando documenti falsi) è stata tenuta nascosta, messa sotto oblio.La sua fu un’impresa che avrebbe potuto costargli carissimo, specie considerando che, come ricorda il libro, la polizia segreta fascista teneva il campione sotto stretto controllo.
Il perché era evidente: in un tempo in cui la paura induceva una moltitudine di intellettuali ed eminenti docenti universitari ad abiurare alle proprie convinzioni ideologiche ed a tesserarsi per il partito fascista indossando magari prontamente la camicia nera, il “contadino” Bartali, rifiutava l’iscrizione al partito e finanche di prodursi, come invece avrebbero fatto i campioni del calcio ai mondiali del 1934 e poi del 1938, nel saluto fascista.
Tanto fu sufficiente, come ricorda Toscano, affinché la censura imponesse alla stampa e ai film Luce di limitarsi al racconto dei suoi successi sportivi senza nulla aggiungere sull’uomo, sul personaggio.