Alla rivoluzione sulla due cavalli - Cineclub Arsenale APS

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ALLA RIVOLUZIONE SULLA DUE CAVALLI

di Maurizio Sciarra

Durata: 98'
Luogo, Anno: Italia, 2001
Cast: Adriano Giannini, Andoni Gracia, Francisco Rabal, Oscar Ladoire, Georges Moustaki


Sinossi

All'indomani della "rivoluzione dei garofani", l'italiano Marco e l'esule portoghese Victor partono da Parigi a bordo di una due cavalli giallo-canarino per raggiungere Lisbona, che ha appena salutato la fine della dittatura. Strada facendo i due si fermano a Bordeaux per salutare l'ex fidanzata di Victor, la francese Claire, che proseguirà il viaggio con loro...


Critica

Non sono tantissime le auto che costituiscono un ricordo indelebile per i loro proprietari. La Due Cavalli Citroën è senz'altro una di queste. Quando non è stata più prodotta c'è chi ha scritto, con malcelato disappunto: «la perfezione era a portata di mano e la Citroën l'ha mandata in un museo». La 2CV per intere fasce generazionali ha costituito l'idea stessa di libertà, del viaggio senza frontiere, del vento che ti sferza la fronte. Luogo di riunione e alcova d'emergenza era una macchina "completa". Grazie al film di Maurizio Sciarra diventa la coprotagonista di un viaggio che vede due amici, Marco e Victor, partire da Parigi il 24 aprile 1974 alla volta di Lisbona. È iniziata l'incruenta Rivoluzione dei garofani che riporterà il Portogallo alla democrazia. I due convincono Claire, ex dell'uno e amica dell'altro, a lasciare gli impegni di madre di famiglia e unirsi a loro. Sarà un viaggio tra divertimento e nostalgia in cui avranno modo di incontrare personaggi curiosi e, soprattutto, di ripensare a se stessi come dei venticinquenni che, forse, cresceranno. La musica aiuta e la colonna sonora, tra cui spicca una Patty Pravo che canta La bambola in versione spagnola, è di quelle che muovono i ricordi. Il film ha vinto il Pardo d'oro al Festival di Locarno (erano vent'anni che non accadeva a un film italiano), il premio della giuria di Cinema e Gioventù e quello al miglior attore andato ad Andoni Garcia che interpreta Victor. Esordisce, ed è un buon inizio, Adriano Giannini. Il peso di un padre come Giancarlo non può non farsi sentire ma il ragazzo, che si è fatto le ossa sui set di Olmi, Tornatore e Minghella, ha un buon bagaglio di attore. Una promessa per il cinema italiano.

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