ARCA RUSSA - Cineclub Arsenale APS

loading...

ARCA RUSSA

di Aleksandr Sokurov

Durata: 96'
Luogo, Anno: Russia, 2002
Cast: Mariya Kuznetsova, Leonid Mozgovoy


Sinossi

Invisibile agli altri, un cineasta contemporaneo si trova magicamente proiettato nel 1700 dentro il Palazzo dell'Hermitage a San Pietroburgo. Incontra un cinico aristocratico straniero del 19mo secolo e i due diventano compagni di uno straordinario viaggio nel tempo, dal turbolento passato della Russia ai giorni nostri. Vagabondando attraverso gli splendidi corridoi e saloni del palazzo, il Marchese ed il cineasta sono testimoni di incredibili scene dell'epoca degli Zar: Pietro il Grande che frusta un suo generale; Caterina la Grande che corre a riposarsi durante la rappresentazione della sua pièce; la famiglia dell'ultimo zar che cena tranquillamente senza rendersi conto dell'imminente Rivoluzione. Assistono inoltre all'ultimo Gran Ballo Reale del 1913, con centinaia di ballerini di valzer. La fine di un'epoca è vicina. Quando si conclude il loro viaggio nel tempo persorso in un lungo piano sequenza con steadycam, i due uomini iniziano un'appassionata e divertente disputa verbale: il Marchese ha un rapporto di amore-odio con la Russia, laddove il cineasta polemizza sul difficile rapporto della sua patria con il passato e con l'Europa di oggi. E' come se l'Hermitage fosse l'arca dell'anima russa, che custodisce con affetto in attesa di tempi migliori.


Critica

È ancora una volta splendidamente sperimentale il cinema di Aleksander Sokurov che in Russian Ark porta alle estreme conseguenze la ricerca iniziata un anno prima con il mediometraggio Elegia dorogi. Il risultato è un film che più e meglio di ogni altro, fin'ora, ha saputo interpretare il digitale, trasformando in poetica le nuove possibilità della tecnica "leggera". L'assunto di partenza è quello di scegliere il piano sequenza come unico strumento, rinunciando al montaggio e alla manipolazione del tempo e realizzando, di fatto, l'utopia del cinema e del movimento continuo. Il set di Russian Ark è l'Ermitage di San Pietroburgo, con le sue sale ampie e sfarzose, i suoi visitatori, di ieri e di oggi, la storia che si è depositata in quel luogo e che affiora, tangibile, sulla superficie delle cose. In questo museo si compie un vero e proprio viaggio nel tempo, attraverso le diverse epoche della storia russa, dal presente al passato e viceversa, senza stacchi né ellissi, ci troviamo, coi nostri occhi, di fronte il mondo di Pietro il Grande, Caterina, Nicola II, semplicemente "orientando" lo sguardo, in un modo o in un altro. Così facendo Sokurov mette in crisi il concetto tradizionale di messa in scena perché riesce a penetrare lo spazio in ogni angolo e in ogni direzione, a contenere tutto in un solo respiro, in un flusso ininterrotto di immagini che non trovano più ostacoli nella tecnica stessa del cinema. L'era digitale ha riportato il cinema alla ricerca di un tempo che, non solo non trova scomposizione e segmentazione nella pratica del montaggio, ma che realizza la perfetta assimilazione tra il tempo del set e quello della fruizione spettatoriale, fino quasi a identificare l'uno nell'altro, a contenerli tutti dentro la stessa immagine-film.

Grazia Paganelli, sentieriselvaggi.it