Berlino, Estate '42 - Cineclub Arsenale APS

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BERLINO, ESTATE '42

di Andreas Dresen

Durata: 124'
Luogo, Anno: Germania, 2025
Cast: Liv Lisa Fries e Johannes Hegemann


Sinossi

Il film racconta la storia di Hilde, una ragazza che durante la Seconda guerra mondiale entra a far parte di un gruppo antinazista della Resistenza tedesca, nel quale conosce Hans. I due si innamorano trascorrono insieme una magnifica estate gioiosa, quella del 1942, a Berlino. Hilde e Hans si sposano e aspettano un bambino, ma la loro felicità verrà meno quando la ragazza viene arrestata dalla Gestapo e sarà costretta a partorire in carcere. Sarà suo figlio a darle la forza di andare avanti e di resistere anche nei momenti più bui.


Critica

Ci sono storie che è fondamentale raccontare, soprattutto oggi, prima che vengano dimenticate e che il sacrificio di chi le ha vissute, facendo scelte di coscienza estremamente coraggiose in un regime totalitario, sia reso vano dal ritorno di dinamiche che speravamo, quelle sì, archiviate per sempre. In un paese come il nostro, che sulla Costituzione ripudia la guerra e oggi si prepara il riarmo, un film come Berlino, Estate '42 andrebbe proiettato nelle scuole, per quanto ostica possa esserne la visione. Se molti conoscono l'eroico sacrificio degli studenti cattolici della Rosa Bianca e di Sophie Scholl (che aveva solo 22 anni quando fu ghigliottinata dai nazisti coi suoi compagni, dopo aver subito atroci torture), è forse meno noto un altro movimento clandestino di resistenza al regime hitleriano, anche questo composto da giovani ma di ispirazione comunista, battezzato dai nazisti L'Orchestra Rossa. Berlino, Estate '42 (il titolo italiano è per una volta migliore di quello tedesco), racconta proprio di una compagnia di ragazzi, che condivide ideali ma anche divertimento e vacanze (chiunque ne ha avuto una ad una certa età della vita), in cui si conoscono Hans, gelataio e aspirante radiotelegrafista, e la timida, dimessa Hilde (una straordinaria Liv Lisa Friel), che finirà per dimostrarsi la più determinata e coraggiosa di tutti. Il regista Andreas Dresen sceglie una narrazione non convenzionale per raccontare la storia di un gruppo di giovani come tanti, che decidono di non voltarsi indietro, e con un po' di incoscienza, entusiasmo e molto da imparare, si procurano una radiotrasmittente con cui mandare messaggi al nemico sovietico del Reich (solo uno dei quali arriverà a destinazione), stampano volantini e compiono azioni che per quanto non influenti in modo determinante sull'esito del conflitto in corso, vengono considerate alto tradimento e dunque punite con la morte, dopo la prigione, una serie di interrogatori e un processo dall'esito scontato. La fine, purtroppo, è nota, e per questo si sceglie di partire dall'arresto di Hilde ad opera di un gentile funzionario (una delle tante aberrazioni del nazismo), per seguirne poi il percorso in prigione, dove entra incinta, partorisce un figlio a cui dà il nome del padre, Hans, cerca di farlo crescere per evitare che le venga tolto, e al tempo stesso infonde coraggio alle sue compagne di sventura, riuscendo a sciogliere pian piano anche il cuore di una carceriera che cercherà alla fine di salvarla. In carcere, incontra solo una volta il suo Hans, distrutto dagli “interrogatori”, e gli fa conoscere il figlio.

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