Carrie - Lo sguardo di Satana - Cineclub Arsenale APS

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CARRIE - LO SGUARDO DI SATANA

di Brian De Palma

Durata: 97'
Luogo, Anno: USA, 1976
Cast: Amy Irving, Sissy Spacek, Piper Laurie, John Travolta, William Katt, Betty Buckley


Sinossi

Carrie è una liceale timida e bruttina afflitta da una madre paranoica e da compagni di scuola spocchiosi e malvagi. Carrie però sotto l'apparenza di uccellino spaurito ha terribili poteri telecinetici (può sollevare i corpi col solo sforzo mentale). Se ne accorgeranno le compagne quando alla festa della scuola la beffeggiano in maniera anche più pesante del consueto. Carrie ha una reazione tremenda: scatena la sua forza repressa provocando incendi, distruzioni e la morte di decine di persone (compresa la madre).


Critica

La rabbia, l’impotenza, la solitudine… Carrie è probabilmente il miglior film sul bullismo mai realizzato. Una ragazza timida e gentile di cui tutti abusano per il suo essere strana e diversa dalla massa, vittima della follia religiosa della madre e dell’indifferenza del prossimo. Ispirato dall’omonimo romanzo di Stephen King (delle cui opere il film è considerato uno dei migliori adattamenti) e diretto dal grande Brian De Palma, la storia di Carrie a grandi linee è quella del classico film liceale americano che oggi siamo così abituati a vedere e nonostante i “prom”, cioè i balli di fine anno, non siano effettivamente parte della cultura italiana, abbiamo tutti ben presente grazie ai numerosissimi film o serie TV (soprattutto per ragazzi) che mostrano questo evento. Una trama stereotipica, ad esempio, è quella della ragazza umile e poco appariscente che riesce a conquistare il ragazzo più bello della scuola (o viceversa) e hanno il loro momento di gloria al ballo studentesco. In Carrie però questo stereotipo viene sabotato in vari modi: le evidenti difficoltà sociali della ragazza, il rapporto difficile con la madre iper-religiosa, la ferocia del bullismo nei suoi confronti, l’incapacità di reagire ai soprusi delle compagne che non sopportano la sua stranezza, la conquista del ragazzo popolare che avviene più per pietà che per un reale sentimento, e soprattutto dei poteri telecinetici di cui la protagonista sembra non avere il pieno controllo. [...] Alcune inquadrature iconiche e indimenticabili, il contrasto tra i toni angelici e innocenti a quelli violenti e sanguinari, la colonna sonora del compositore italiano Pino Donaggio (con cui De Palma inaugura quella che sarà una lunga collaborazione), che riprende gli accordi della colonna sonora di Psycho di Bernard Herrmann e che mescola toni lugubri a toni idilliaci e violenti, che ricordano non poco le atmosfere di Twin Peaks (chissà che Badalamenti e Lynch non siano partiti proprio da qui), e la forza del cinema dell’orrore usato come mezzo per descrivere un mondo fin troppo realistico.

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