Elle - Cineclub Arsenale APS

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ELLE

di Paul Verhoeven

Durata: 130'
Luogo, Anno: Francia/Germania, 2017
Cast: Isabelle Huppert, Laurent Lafitte, Anne Consigny


Sinossi

Michèle è una donna decisa e rigorosa, nella propria attività professionale - è a capo di una grande azienda di videogiochi - così come nella vita privata e sentimentale. Tutto cambia dopo l'aggressione subita in casa sua da parte di uno sconosciuto misterioso. Imperterrita, Michèle si sulle tracce dell'aggressore, dando vita a un gioco che può diventare molto pericoloso...


Critica

Mai ascoltare i 'si dice'. Ci avevano sussurrato che Elle di Verhoeven è un disastro. Invece è un mezzo capolavoro, e diciamo mezzo perché è troppo spiazzante per ingabbiarlo in una categoria così solenne. Verhoeven infatti stupisce tre volte in ogni scena. Per ciò che accade, per come lo racconta e per come i personaggi lo vivono, in testa una Isabelle Huppert da palma, capace di rendere credibile l'incredibile muovendo un sopracciglio. Un ritorno alla grandezza (e alla libertà) di 'Starship Troopers' e 'Total Recall', con l'eros e l'immaginario al posto della fantascienza. (...) una black comedy allegramente amorale che aspira come un buco nero tutto ciò che ruota intorno a Michèle (...). Ma non credete che la freddezza di Michèle e quei giochi violenti celino traumi e spiegazioni freudiane. Verhoeven non spiega un bel nulla, anzi ci fa una pernacchia e tra sms sconci, e-mail porno, cene di Natale demenziali (guest star papa Francesco), ci diverte, ci scuote, ci fa pensare per due ore e più (troppo), costringendoci a riempire i mille vuoti lasciati ad arte dentro un racconto paradossale e insieme del tutto logico. Un perfetto antidoto ai tanti 'Neon Demon' (o 'Gone Girl'), così fintamente trasgressivi, che vanno per la maggiore a Hollywood (meno male che il progetto di farne un film americano è naufragato rapidamente). Nonché la prova che il buon cinema si fa con i dubbi e le ambiguità.

Fabio Ferzetti, Il Messaggero, 22 maggio 2016