Critica
Fuoco cammina con me, del 1992, è il prequel della serie cult Twin Peaks, del 1990, scritto da David Lynch e Mark Frost, basato sul romanzo "Il diario segreto di Laura Palmer", di Jennifer Lynch, figlia del regista. Definire tuttavia quest'opera come mero prequel del telefilm risulta riduttivo; Lynch scava nel profondo dei suoi personaggi, mostrandoli nudi, con l'anima esposta alla macchina da presa, le paure, i sogni, gli incubi, le nefandezze e le atrocità della provincia americana, scevra da moralismi e perbenismi, senza la paura di mostrare i dettagli più crudi. In questo film si ripercorrono gli ultimi sette giorni di vita di Laura e la sua doppia vita, un'ambiguità densa di sesso e vizi, che viene dipinta da brutali pennellate di realismo, senza sconti viene delineato il ritratto di una donna magnetica, fragile e sensibile. Un film con un cast d'eccezione che vede brillare tra le sue stelle un giovanissimo Kiefer Sutherland, Kyle MacLachlan, due grandi della musica come David Bowie e Chris Isaak, e ovviamente lei, la dolcissima Sheryl Lee. Una nota particolare meritano le bellissime musiche di Angelo Badalamenti e la voce di Julee Cruise che le accompagna. Fuoco cammina con me è un'opera che arde, una fiamma, una pira funebre che illumina il male, il marcio insito nella natura umana. Strettamente legato ai due film precedenti del regista, Velluto blu e Cuore selvaggio, qui il male è il protagonista di un incubo che prende vita nella realtà quotidiana in una periferia bruciata dal vizio perchè "In una città come Twin Peaks, nessuno è innocente".
Mariangela Sansone, sentieriselvaggi.it