Furore - Cineclub Arsenale APS

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FURORE

di John Ford

Durata: 129'
Luogo, Anno: USA, 1940
Cast: Henry Fonda, John Carradine, Jane Darwell, Charley Grapewin, Dorris Bowdon, John Qualen


Sinossi

America anni Trenta: Tom Joad esce di prigione - aveva ucciso un uomo in una rissa - e trova tutti in una miseria nera. La grande depressione ha coinvolto tutto il paese. Non c'è lavoro, non c'è nemmeno cibo, persino la terra è diventata arida, dove prima non lo era. Con tutta la sua famiglia, decide di partire verso l'ovest, dove, si dice, c'è lavoro e ci sono terre fertili.


Critica

Un altro film senza il quale il cinema non sarebbe il cinema. Tratto dal romanzo di John Steinbeck viene portato sullo schermo da un regista di pari grandezza e prestigio. Il film è rigorosissimo culturalmente e formalmente: sembra di guardare le vecchie foto dell'epoca. Il regista ha puntato sul particolare, sui piccoli discorsi di miseria visibile, lasciando che i grandi temi ne venissero di conseguenza. Il cinema accoglie nel suo mito alcune situazioni tanto forti e perfette da non essere ripetibili, come la sepoltura del vecchio nonno, oppure l'immagine del camion-casa nelle strade delle infinite pianure, il ballo di Fonda con la madre (Darwell, premio Oscar), o la scena finale di Tom che percorre la collina andandosene, mentre il sole sta nascendo. Furore non è un documento del cinema, è un documento generale di storia. Con questo film Ford vinse l'Oscar e si pose come uno dei massimi autori assoluti. Quando una certa critica ha tacciato, durante la sua lunga e articolata attività, il regista di faziosità, manicheismo, persino fascismo, sarebbe bastato ricordare Furore, grandissimo manifesto populista. Ford non era fascista e non era comunista, stava dalla parte di quella che riteneva la giustizia, si fidava del proprio buon senso e giudizio. La sua apparente semplicità era ricchezza. Anche adesso il suo mondo è condivisibile e non è mai lontano. Quanto manca Ford.

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