Giulietta degli spiriti - Cineclub Arsenale APS

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GIULIETTA DEGLI SPIRITI

di Federico Fellini

Durata: 129'
Luogo, Anno: Italia, 1965
Cast: Valentina Cortese, Sandra Milo, Mario Pisu, Sylva Koscina, Giulietta Masina, Silvana Jachino


Sinossi

Nella sua bella villa di Fregene, una ricca signora borghese, Giulietta, trascorre l’estate. In occasione dell’anniversario del suo matrimonio con Giorgio, viene organizzata una festa durante la quale si svolge una seduta spiritica. Si evocano fantasmi erotici e scurrili, e le offese di uno di questi, assieme al dubbio che Giorgio la tradisca, mettono in crisi di identità Giulietta. Non ha nessuno con cui confidarsi: è sola con le sue contraddizioni, tra il perbenismo bigotto e la tentazione di vivere senza inibizioni. Una vicina di casa, Susy, l’invita nella sua villa: qui Giulietta può finalmente lasciarsi andare, visto che ha avuto le prove del tradimento del marito. Ma i sensi di colpa la fanno fuggire, e visioni contrapposte quasi sconvolgono la sua mente. Con l’aiuto di una psicoanalista riesce a reagire: affronta una vera e propria battaglia con i suoi condizionamenti, le tentazioni, i fantasmi. Alla fine, vittoriosa e in abito bianco, va incontro al vento che impetuoso soffia dal mare.


Critica

"Un film importante, soprattutto per il fatto che, anche figurativamente, è tutto visto dall'occhio deformante della sua protagonista, un film in cui il colore, studiato in ogni sfumatura e in ogni significato, ci ha proposto quanto di meglio il cinema ci aveva forse mai dato in questo campo, ma un film con troppi simboli, con troppa psicanalisi e, soprattutto da un punto di vista stilistico, troppo sopraffatto in più momenti dai temi e dai vizi che intendeva criticare. E la vera Giulietta? Incaricata di dare al suo personaggio la sola misura 'reale' del film, Giulietta Masina si è tenuta ad una recitazione sobria e interiore, quieta e tranquilla, volutamente lontana da ogni 'effetto'; Mario Pisu è stato, con la dovuta fatuità, il marito tutto bugie e sotterfugi, Sandra Milo ha colorito, con sensuale malizia, tutte le raffigurazioni della voluttà che è stata chiamata a incarnare. Caterina Boratto è la madre bella e smaltata, Sylva Koscina la sorella frivola e vaporosa, Luisa Della Noce quella autoritaria; Valentina Cortese è l'intellettuale sofisticata: tutta sapienti miagolii e vezzosi sdilinquimenti. Le musiche sono di Nino Rota: orecchiabili e dolci solo per i ricordi del circo, per il resto intenzionalmente aspre e distorte".

(Gian Luigi Rondi, "Il Tempo", 24 ottobre 1965).