Il conformista - Cineclub Arsenale APS

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IL CONFORMISTA

di Bernardo Bertolucci

Durata: 116'
Luogo, Anno: Italia, 1970
Cast: Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda, Gastone Moschin


Sinossi

Alle porte della Seconda guerra mondiale, Marcello Clerici, spia della polizia politica fascista, si reca a Parigi in viaggio di nozze. La luna di miele è una copertura: all'insaputa della moglie Giulia, Marcello deve eliminare il suo ex professore ora dissidente politico antifascista. In un turbinio d'intreccio erotico e politico, il protagonista sente vacillare la sua fede nel regime e s'innamora della moglie del professore.


Critica

Non è il caso di analizzare minutamente come e in che misura il giovane Bertolucci abbia modificato, con una libertà che sfiora la sana insolenza e nel quadro di una obbligata potatura, figure e fatti che affollano le quattrocento pagine del romanzo moraviano per ridurle a una durata inferiore alle due ore. Basti dire che le ottanta pagine del prologo (…) sono risolte in una breve sequenza, frammentata dal montaggio secondo quella distorsione allucinata della visione che è una delle cifre stilistiche dominanti del film. (…) Il sesso e il fascismo sono i due poli del Conformista. O, se si preferisce, la polpa e la buccia. Il conformista Marcello ha sete di normalità per coprire la propria inconfessata e temuta anormalità sessuale. È fascista perché vede nel fascismo il mito collettivo cui immolare, nel miraggio dell’ordine, il proprio disordine, quel che lo fa diverso dagli altri. In nome del fascismo uccide, nell’illusione di riscat-tare un delitto precedente con un’azione criminosa, ma legalizzata. Risulta piuttosto chiaro che in Marcello il fascismo è l’accidente, il conformismo è la sostanza: questo conformismo è fascista, ma potrebbe essere altro in diverse circostanze storiche. Sarebbe comodo ridurre Il con-formista a un film “sul” fascista, cioè in costume, trascurandone la carica critica di una classe e di una generazione.

Morando Morandini