Il Golem – Come venne al mondo - Cineclub Arsenale APS

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IL GOLEM – COME VENNE AL MONDO

di Carl Boese

Durata: 73'
Luogo, Anno: Germania, 1920
Cast: Paul Wegener, Albert Steinrück, Ernst Deutsch


Sinossi

La favola ebraica della creatura fatta d'argilla e portata alla vita dal rituale arcano di un rabbino.


Critica

Celebre trasposizione della leggenda del Golem filtrata, in questo caso, attraverso il romanzo di Gustav Meyrink. Romanticismo ed espressionismo si fondono in maniera ammirevole in una cupa raffigurazione del destino dell'umanità, da un lato testimoniando la fertile vena creativa dei cineasti tedeschi degli anni '20 e, dall'altro, creando presupposti e situazioni per l'adattamento cinematografico di Frankenstein del 1931.

Gran parte della suggestione del film riposa sulla fotografia di Karl Freund, sulle luci di Kurt Richter e sulle scenografie di Hans Poelzig che si risolvono nelle svettanti architetture gotiche, nelle viuzze che squarciano il soffocante groviglio di case del Ghetto, nei vertiginosi giri delle scale, nelle nervature dei sotterranei, nel livore spiritato dei volti.

Un film che parla del mistero della vita, nel quale l'uomo scopre che il suo involucro terreno è in tutto simile alla tragica plasticità del Golem o alla rigida maschera del demonio Astarotte: una forma vuota fatta per ospitare effimere passioni. Paul Wegener (il Golem) e sua moglie Lyda Salmonova (Miriam) avevano già lavorato ai precedenti Der Golem del 1914 e Der Golem und die Tänzerin del 1917. In Italia la pellicola è conosciuta anche con il titolo Bug, l'uomo d'argilla; in America come The Golem e The Golem: How He Came Into the World.

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