Il mangiatore di pietre - Cineclub Arsenale APS

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IL MANGIATORE DI PIETRE

di Nicola Bellucci

Durata: 109'
Luogo, Anno: Italia, 2019
Cast: Luigi Lo Cascio, Vincenzo Crea, Bruno Todeschini, Peppe Servillo


Sinossi

Cesare è un passeur, uno dei più bravi in circolazione. Per la conoscenza dell'antica arte di chi attraversa le impervie vallate alpine è cercato da criminali, che ne richiedono le prestazioni, ed è ricercato dalla legge, sempre sulle sue tracce. Quando esce di galera, dopo essersi rifiutato di parlare, trova il cadavere dell'amico e rivale Fausto ed è fermamente intenzionato a scoprire cosa sia successo. Tratto dall'omonimo romanzo di Davide Longo.


Critica

Il titolo del film di Nicola Bellucci, Il mangiatore di pietre, si svela soltanto alla fine, e allude ad un rituale di coraggio dei passeurs, ma la pietra fa di più, poiché dà forma e colore ad un paesaggio aspro, avverso, resistente alle aspirazioni e all’immaginazione dell’umanità che si avvita in esso, stordita e prigioniera. Il sole non brilla mai, e neppure rischiara; la luce diurna imbarca quella notturna ed i passaggi cruciali della storia avvengono di notte. Gli interni sono ruvidamente ascetici, così da rendere nude le parole che vi si scambiano, mentre quelle parole, a volte importanti, che rompono il silenzio delle montagne, sono avvolte in una luce crepuscolare. È in questo mondo che si snoda la storia di Cesare – un passeur incupito dal dolore per la perdita dell’amata moglie Adele e roso da conflitti interni per l’inarrestabile deriva del suo mestiere, sempre più risucchiato nel traffico di droga –, una storia che approderà alla rottura della cinta gelida e dura delle montagne, immagine minacciosa, cieca e impersonale del confine, dello spazio amministrato e sorvegliato, dello spazio vietato.

Baldassarre Caporali, minimaetmoralia.it