Il Monaco che vinse l'apocalisse - Cineclub Arsenale APS

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IL MONACO CHE VINSE L'APOCALISSE

di Jordan River

Durata: 95'
Luogo, Anno: Italia, 2024
Cast: Francesco Turbanti, Bill Hutchens, Elisabetta Pellini, Yoon C. Joyce, Costantino Comito, Nikolay Moss


Sinossi

Imperano le Crociate. Il saio di Joachim è ormai diventato come una seconda pelle. Avvolto dall'oscurità del mondo, la sua vita s'intreccia con esperienze oniriche e visioni mistiche. Un fiume d'olio è dinnanzi ai suoi occhi. L'asceta ha la rivelazione divina, nonché profezie e visioni che solo il suo cuore riesce a disvelare. La sua ultima impresa è la più difficile dell'uomo: vincere l'apocalisse. Un viaggio sulla speranza, sulla vita oltre la vita, sui valori dell'esistenza - sulla ricerca del divino presente in ogni essere vivente - sulla forza dell'amore.

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Critica

Un’opera di spessore visivo dov’è i luoghi, quelli abitati e vissuti dall’abate di fiore, si caricano di una grande simbologia. La fotografia ad altissima risoluzione tocca antichi borghi calabresi e laziali, montagne impervie e boschi dei giganti della Sila, coperti da foglie autunnali o dal manto nevoso. Costumi e scenografie sono state ricostruite secondo le caratteristiche del tempo e grazie agli studi accurati sul medioevo; le musiche originali accompagnano con grande equilibrio armonico i passaggi della vita di Gioacchino da fiore aiutandone la narrazione. Il regista si è ritagliato alcuni spazi di libertà che sostengono la narrazione filmica ma va anche detto che essi sono collegati strettamente al senso di profezia che nel film stesso è ben descritto.

Per chi conosce la vita e il pensiero dell’abate River ha fatto parlare le sue opere accompagnate dalla Sacra Scrittura che centellinata qua e là nei dialoghi così come facevano i padri della Chiesa dai quali Gioacchino da Fiore ne ha assunto lo stile predicativo e dottrinale. Novantacinque minuti intensi con un cast di eccezione e la grande interpretazione di Gioacchino che ne fa Francesco turbanti. Caratteristica del film è che i nomi dei personaggi vengono citati latino nel soggetto e nella sceneggiatura di Michela albanese e Jordan River. Ovviamente le musiche e la colonna sonora sono originali.

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