Il sogno di Fausto e Iaio - Cineclub Arsenale APS

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IL SOGNO DI FAUSTO E IAIO

di Daniele Biacchessi e Giulio Peranzoni

Durata: 86'
Luogo, Anno: Italia, 2016
Cast: Daniele Biacchessi, Gabriele Vacis, Renato Sarti


Sinossi

Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci detto Iaio avevano poco più di 18 anni. Il 18 marzo 1978, due giorni dopo il rapimento di Aldo Moro, vennero uccisi da tre sicari con otto colpi di pistola, a Milano, in via Mancinelli. Il film racconta, attraverso varie tecniche narrative (teatro, cinema, illustrazioni in Ldp, immagini e suoni di archivio), la enorme emozione per quella morte giovane, prematura, innaturale. Dalle prime manifestazioni ai funerali, fino ad una fitta corrispondenza composta da bigliettini lasciati a futura memoria da migliaia di persone in via Mancinelli.

Il film ricostruisce anche le indagini ufficiali e quelle parallele del giornalista dell'Unità, Mauro Brutto, morto nel 1978 in uno strano incidente. E' un lavoro collettivo, frutto di un grande impegno artistico e civile che si basa su uno dei libri più importanti della controinformazione nel nostro paese ("Fausto e Iaio, la speranza muore a 18 anni" di Daniele Biacchessi, pubblicato da Baldini Castoldi), più volte ristampato dal 1996, fino alla più recente edizione del 2015.


Critica

Il delitto di Fausto e Iaio è come un puzzle composto da minuscoli pezzi di verità: alcuni hanno forme complicate, altri invece si incastrano perfettamente tra di loro, formando un primo quadro di insieme, dove le ipotesi si concretizzano. Il 18 marzo 1978, due giorni dopo il rapimento di Aldo Moro, vengono uccisi a Milano da un commando di killer professionisti, rimasti attualmente ancora ignoti. Daniele Biacchessi racconta la storia di ragazzi uccisi solo per le loro idee, in una città lugubre e violenta come la Milano di quei tempi. Biacchessi narra le indagini ufficiali e indaga le fonti parallele, fino a formulare ipotesi investigative sempre attuali, soprattutto dopo le ultime e recenti inchieste su Mafia Capitale e sul primo responsabile Massimo Carminati. L'omicidio di Fausto e Iaio fu organizzato da neofascisti e da uomini della banda della Magliana: questa è l'autentica verità che non si potrà mai archiviare. La verità molto eloquente rispetto agli intrecci tra criminalità e servizi segreti che ancora affliggono il nostro Paese. Perché di tanti omicidi politici degli anni Settanta, oggi si ricordano soprattutto quelli di Fausto e Iaio, Peppino Impastato e Valerio Verbano?

Per Fausto e Iaio, Peppino e Valerio il dolore si è trasmutato da personale a generazionale, in un processo riconosciuto da una comunità più ampia rispetto alla ristretta cerchia di persone e si è sviluppato attraverso una narrazione collettiva estesa che ha prodotto libri d'inchiesta, romanzi, documentari cinematografici e televisivi, spettacoli teatrali e film di grande successo. Solo così quella storia si è potuta trasformare in epica, ossia in grande Storia, in una narrazione corale su un pezzo di memoria italiana che si ricongiunge all'oggi come un ponte tra generazioni, nel grande mosaico di pace che compone l'epica narrativa della memoria storica.

Laura Tussi, agoravox.it