Kiki - Consegne a domicilio - Cineclub Arsenale APS

loading...

KIKI - CONSEGNE A DOMICILIO

di Hayao Miyazaki

Durata: 102'
Luogo, Anno: Giappone,1989
Cast:


Sinossi

Kiki è una giovane strega simpatica e un po’ maldestra. Come impone la tradizione, compiuti i tredici anni deve lasciare casa e partire alla ricerca di una città in cui svolgere un anno di apprendistato. In compagnia dell’inseparabile gatto nero parlante Jiji, a cavallo della scopa di sua madre corredata con la radiolina di suo padre, Kiki arriva nella grande città di Koriko, che bagnata dal mare e sovrastata da una splendida torre con l’orologio, rappresenta la città dei sogni di Kiki. La conquista dell’indipendenza economica ed emotiva si mostra subito come un duro percorso di crescita per Kiki, che dovrà affrontare molte sorprese e tante difficoltà, sia fuori che dentro di lei…


Critica

Pur non nascondendo mai la sua natura di opera minore nell'ambito del corpus miyazakiano, Kiki - Consegne a domicilio è quantomai indicativo per comprendere le tematiche fondanti della poetica dell'autore nipponico. È spesso dalle opere minori, inclini alle semplificazioni e talvolta allo stereotipo, che si coglie con maggiore esattezza l'essenza di un grande artista e dei suoi topoi: Kiki non fa eccezione in questo senso.

Nella parabola della streghetta dagli umili abiti rivive il consueto viaggio iniziatico di Miyazaki, spesso condotto tra i cieli (in precedenza ne Il castello nel cielo, mentre Porco rosso innalzerà ai massimi livelli il feeling eroico con l'aria) e spesso con una ragazzina come protagonista. Kiki raggiunge la fatidica età di passaggio, quella dei quattordici anni, per abbandonare la dimora natia e scoprire la vecchia Europa, ancora una volta coacervo ideale di stilemi miyazakiani. Modellata su Stoccolma e Lisbona, la città in cui Kiki approda a cavallo della sua scopa volante è il luogo dello smarrimento e dell'emancipazione, in cui l'eroina è da un lato costretta ben presto a una necessaria e dura introspezione, ma può anche sentirsi accettata nonostante la sua diversità; il luogo in cui, attraverso il duro lavoro, conquistare la propria matura autonomia. Terzo film dello Studio Ghibli e primo successo commerciale - sarà ugualmente il primo ad essere doppiato e distribuito dalla Disney - diretto da Hayao Miyazaki, Kiki mostra il lato più verista del Miyazaki-pensiero, limitando la sfera del magico a un ruolo di contrappunto nel percorso di crescita, totalmente umano, della protagonista. La perdita dei poteri magici, che comporta passaggi anche narrativamente traumatici - Jiji, gatto nero parlante e inseparabile compagno di Kiki, ritorna a essere un gatto qualsiasi, privando il film di un elemento caratterizzante - è del tutto assimilabile, in tutt'altra epoca e contesto, a quella che colpisce in Spider-man 2 il supereroe della Marvel. Pubertà come chiusura di una breve epoca felice di magia e ingresso nel mondo, meno accattivante ma capace di gratificare concretamente, delle responsabilità e dell'autonomia. Forse è proprio l'eccesso di chiarezza nei segni disseminati da Miyazaki il principale punctum dolens di Kiki - Consegne a domicilio, quello sfiorare l'apologo che ha reso il film un prodotto più esportabile di altre opere del sensei, ma lontano dai vertici - non a caso oscuri ed ermetici, quasi esoterici, nelle loro allegorie - de Il castello errante di Howl o La città incantata.

mymovies.it