Kinds of Kindness - Cineclub Arsenale APS

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KINDS OF KINDNESS

di Yorgos Lanthimos

Durata: 165'
Luogo, Anno: Gran Bretagna, 2024
Cast: Emma Stone, Jesse Plemons, Willem Dafoe, Margaret Qualley, Hong Chau


Sinossi

Tre episodi, legati tra loro dal cast (ma con personaggi differenti) e da situazioni ricorrenti. Nel primo episodio un impiegato viene incaricato dal suo capo di uccidere un uomo: fallisce nel tentativo ed è costretto ad adottare stratagemmi sempre più assurdi per riparare il danno. Nel secondo un poliziotto è convinto che la moglie, scomparsa per mesi e poi ritornata dopo un viaggio, sia stata sostituita da una sosia. Nel terzo due adepti di una setta sono alla ricerca di una donna che ha il potere di restituire la vita ai morti.


Critica

Kinds of Kindness è infatti un racconto diviso in tre episodi dove alcuni dei temi cari a Lanthimos, gli stessi che lo hanno reso il caposaldo della cosiddetta Weird Greek Wave, ritornano in modo prepotente, in particolare quelli che si accompagnano a una certa disinvoltura nella crudezza delle immagini. Il dolore fisico, le mutilazioni, la morte, il sangue, il sesso grottesco, la spinta animalesca dell’essere umano, ma anche una dose massiccia di surreale e mitologico. Il legame tra Lanthimos e il mito classico, difatti, è sempre stato sottolineato non solo dalle scelte del regista nei suoi film, da citazioni dirette a miti come l’Ifigenia, ma anche da una forma di continuità con gli elementi strutturali sia narrativi che funzionali della tragedia greca. In Kinds of Kindness, tutti questi ingredienti si raccolgono sotto l’ombrello di un grande tema, che è quello dei rapporti di potere che intercorrono tra gli esseri umani, portati al loro estremo da un’estetica volutamente straniante e onirica, con ambientazioni che non forniscono coordinate precise di spazio e tempo e con una dilatazione dei ritmi del racconto che rendono tutto ovattato e distorto, anche grazie alle ottime interpretazioni di attori con cui non a caso Lanthimos sceglie spesso di lavorare e alla colonna sonora martellante e scarna di Jerskin Fendrix. Come un dente che si stacca, impossibile da ignorare ma al contempo ripugnante per ciò che disvela, Kinds of Kindness è un film che ti porta a coprirti gli occhi davanti a scene rivoltanti e al contempo a ridere di un cadavere che si sveglia e mangia un panino con disinvoltura. Che Lanthimos abbia scelto di portarlo al cinema proprio nel suo momento di massimo successo commerciale fa ben sperare che non si tratti solo di un regista di kolossal, che pure è un mestiere difficile ma di cui Hollywood dispone già in abbondanza, ma di un autore che non rinuncia al proprio stile e alle proprie scelte, anche quando queste sono al limite con il disturbante. Del resto, come ci insegna un altro greco, Aristotele, non c’è catarsi se prima non c’è conflitto.

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