L'uomo che vide l'infinito - Cineclub Arsenale APS

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L'UOMO CHE VIDE L'INFINITO

di Matt Brown

Durata: 108'
Luogo, Anno: GB, 2016
Cast: Dev Patel, Jeremy Irons, Toby Jones, Devika Bhise, Stephen Fry, Jeremy Northam, Kevin McNally, Enzo Cilenti, Richard Johnson


Sinossi

La pellicola, basata sul libro di Robert Kanigel, "L'uomo che vide l'infinito - La vita breve di Srinivasa Ramanujan, genio della matematica", racconta la vera storia di Srinivasa Ramanujan, genio indiano della matematica, completamente autodidatta. Per far conoscere al mondo la sua mente geniale, dovrà lasciarsi alle spalle la giovane e amata sposa Janaki, interpretata da Devika Bhise per intraprendere un lungo viaggio che lo porterà a Cambridge, dove forgerà un forte legame con il suo mentore, l'eccentrico professore G.H. Hardy. Sotto la guida di Hardy, il suo lavoro si evolverà in modo tale da rivoluzionare per sempre la matematica e trasformare il modo in cui gli scienziati spiegano il mondo.


Critica

L'uomo che vide l'infinito non è soltanto la storia di una mente geniale che supera le barriere della rigidità accademica, la sua fu una piccola e incisiva rivoluzione. Privo di metodo, il suo approccio alla matematica si distingueva dai canoni dell'ambiente del Trinity College e veniva considerato poco convenzionale. Ramanujan è istintivo, puro, privo di sovrastrutture accademiche, il suo criterio di indagine sembra avere più a che fare con il trascendente e con la spiritualità tipica del suo paese di origine, che con l'austerità del college inglese. Grazie alla guida del mentore e amico Hardy, un personaggio eccentrico e fuori dagli schemi, da un lato impara una certa metodologia che gli servirà per portare avanti il suo lavoro - le più volte citate "dimostrazioni"- dall'altro verrà accettato da un ambiente inizialmente molto ostile. Il film di Michael Brown crea due linee narrative ponendo l'accento sulle due relazioni: quella tra Ramanujan e Hardy e quella tra Ramanujan e l'Inghilterra. La figura del suo maestro rappresenta proprio quell'anello di congiunzione tra i due mondi. Hardy è infatti un personaggio non conforme alla società del tempo, è un pacifista e un uomo moderno, antiaccademico e, non a caso, molto amico di Bertrand Russel. Sarà lui infatti a proporre come fellow Ramanujan, cercando non solo di far apprezzare da tutti l'importanza del suo lavoro ma anche iniziare un processo che esorti il paese colonizzatore a guardare il colonizzato come un suo pari. Se con Hardy è facile costruire un rapporto egualitario che si trasformerà poi in una profonda amicizia, con il paese che lo sta ospitando Ramanujan deve faticare molto di più e servirsi di un tramite (un inglese) per farsi accettare. Il processo raccontato in questo film cela un sottotesto che rimanda al discorso coloniale ma lo accenna solo in parte e lo fa nel momento in cui si sofferma sugli sguardi e gli atteggiamenti avversi che gli inglesi rivolgono verso lo straniero. Ramanujan viene deriso per i propri abiti, chiamato straccione, picchiato da soldati dell'esercito, diventando il "diverso" su cui sfogarsi, nella cornice di un Paese distrutto e messo in ginocchio dalla guerra.

Andreina Di Sanzo, MyMovies