La stanza del figlio - Cineclub Arsenale APS

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LA STANZA DEL FIGLIO

di Nanni Moretti

Durata: 100'
Luogo, Anno: Italia, 2001
Cast: Nanni Moretti, Laura Morante, Jasmine Trinca, Giuseppe Sanfelice, Claudio Santamaria


Sinossi

Lo psicanalista Giovanni entra in crisi dopo morte improvvisa del figlio, che incrinerà anche il rapporto con la moglie e la figlia. Per Moretti è il film della maturità: l’autobiografismo lascia spazio a un cinema antinaturalista e raggelato, ma che tocca nel profondo, commuovendo, divertendo, facendosi universale. Intorno al tema dell’elaborazione del lutto, trattato con raro pudore, si muovono le sue nevrosi, quella della famiglia e dei pazienti (da Silvio Orlando a Toni Bertorelli, passando per Stefano Accorsi, il più violento e il più fragile). Palma d’oro a Cannes 2001.


Critica

Nanni Moretti sembra essere a una svolta della sua carriera di regista e attore. Moretti torna a costruire un 'personaggio': che non è più Apicella e neppure il prete di La messa è finita. Lo fa con tutto il rigore che neppure i più accesi detrattori gli hanno mai negato. Divenuto padre di Pietro cinque anni fa Moretti deve avere colto il senso di quello che è il titolo dell'ultimo film di Zanussi (non uscito da noi) : "La vita come malattia mortale trasmissibile per via sessuale". Cioè dando la vita a un figlio gli assicuriamo inevitabilmente anche la morte. E se questa accade prematuramente e mentre i genitori sono ancora presenti il dramma è devastante. Il film ( come già La vita è bella di Benigni) è come diviso in due parti. La prima, in cui Moretti 'fa' Moretti con le sue idiosincrasie, le sue scarpe, le sue corse, le sue incertezze, i suoi incupimenti seguiti da improvvisi sorrisi luminosi. La seconda, in seguito alla morte di Andrea, in cui si muta bruscamente registro.

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