L'angelo azzurro - Cineclub Arsenale APS

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L'ANGELO AZZURRO

di Josef von Sternberg

Durata: 104'
Luogo, Anno: Germania, 1930
Cast: Marlene Dietrich, Emil Jannings, Kurt Gerron


Sinossi

Un professore di liceo, il prof. Unrat, viene a sapere che i suoi allievi frequentano un locale equivoco, l'"Angelo Azzurro", dove si esibisce una compagnia d'artisti di varietà, tra cui c'è la giovane e procace ballerina, Lola. Una sera il prof. Unrat si reca nel locale per sorprendere gli studenti ma per una serie di circostanze finisce nel camerino di Lola. Innamorato della bella ballerina, torna a farle visita più volte e infine la sposa. Lasciata la cattedra per seguire la moglie, in poco tempo finisce i suoi risparmi ed è costretto ad adempiere le mansioni più umilianti all'interno della compagnia. Quando gli viene comunicato che la compagnia ha ottenuto un'ottima scrittura nella cittadina dove insegnava, in un primo momento rifiuta di presentarsi al pubblico, ma poi deve cedere alla volontà tirannica della moglie.


Critica

Il film è del 1930. È il grande momento della Germania, della Repubblica di Weimar che rappresenta la più alta manifestazione culturale del nostro secolo. Un vero fenomeno, una sorta di Rinascimento del diciannovesimo secolo. Letteratura, teatro, pittura, design, scienze, cinema: Weimar detta nuove regole al mondo. Sono invenzioni fondamentali i cui segni rimangono vivi e attivi anche nel nostro tempo. Una delle parole chiave è "espressionismo". Un gruppo di autori di lingua tedesca come Lang, Murnau e von Sternberg trova questa nuova forma, mediata dalle arti figurative, importantissima, decisiva. Molti di questi autori, dopo il 1933, con l'avvento di Hitler, abbandoneranno il loro paese portando la corrente in tutto il mondo civile, soprattutto in America. Marlene Dietrich arrivava nel momento più opportuno, a rappresentare qualcosa di ben più vasto di una parte in un film. Catalizzava fisicamente quella tendenza. Ne era, forse inconsapevolmente, una sorta di sintesi. Veniva da ruoli insignificanti e si trovò titolare di un personaggio, Lola Lola, che avrebbe costruito un precedente imprescindibile tramandato per decenni dalla stessa Dietrich e imitato con assoluta trasparenza. I grandi segni erano: cappello a cilindro, calze e giarrettiere nere, boa di piume. Di suo l'attrice ci mise una voce roca e profonda, una carnagione bianchissima di contrasto e due gambe notevoli. L'Angelo azzurro era tratto dal romanzo di Heinrich Mann Il professor Unrath. Protagonista il grande attore tedesco Emil Jannings. Il professore si innamora della cantante e diventa letteralmente suo schiavo. Perde, insieme al lavoro, la stima dei suoi allievi e quella di se stesso. Si rende grottesco e ridicolo. Alla fine muore nell'aula in cui, anni prima, insegnava. Fra le tante imitazioni di Lola Lola una in particolare si fa ricordare: quella di Liza Minnelli in Cabaret. Emigrata in America, insieme al suo scopritore Sternberg, Marlene divenne (come la Garbo e la Bergman) una delle grandi conquistatrici europee di Hollywood, partner dei massimi divi dell'epoca. Quasi sessantenne, mostrava ancore quelle gambe.

Pino Farinotti, mymovies.it