Le margheritine - Cineclub Arsenale APS

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LE MARGHERITINE

di Věra Chytilová

Durata: 75'
Luogo, Anno: Cecoslovacchia, 1966
Cast: Jitka Cerhová, Ivana Karbanová, Julius Albert, Jan Klusák, Marie Češková


Sinossi

Due ragazze, una mora e una bionda, con lo stesso nome, Maria, e la stessa carica devastatrice. Insolenti e spregiudicate, combattono il tedio dedicandosi con spirito anarchico e nichilista alla ricerca del divertimento e del piacere. D’altra parte, se tutto nel mondo va storto, perché rigare dritto? “Una metafora della forza distruttrice della natura umana applicata alla civiltà moderna in generale e al sistema comunista in particolare” (Briana Cechová). Esponente della nuova onda cecoslovacca, Věra Chytilová firma una satira sociale irriverente e grottesca, radicale anche nella forma, libera e visivamente straripante. Un inno alla ribellione.


Critica

Quello messo in scena da Vĕra Chytilová è un lucido cinedelirio pliniano, esplosivo e ipnotico, pronto a deflagrare in ogni singola inquadratura, in ogni singola situazione, in ogni singolo cambio visivo. È una metafora pienamente politica, che vira nella commedia surreale le sue istanze di uguaglianza e di autodeterminazione, e al contempo è un trattato di regia unico, un qualcosa di mai visto né prima né dopo, fra bianco e nero, imbibizioni policromatiche e colori profondi, saturi, lisergici. La prima incursione nel colore per la regista, e probabilmente, (non solo) all’interno della Nova Vlná di cui è opera fondamentale, il film più audacemente avanguardista, rivoluzionario, visionario, “folle”. Lo compongono pigmenti seducenti e irresistibili, che penetrano in profondità nell’occhio alternando stili ed emozioni, mentre i tasselli si innestano in ellissi temporali e in continue incursioni nell’assurdo, fra forbici per tagliare le salsicce (ovvio riferimento sessuale alla distruzione del sesso maschile) e pannocchie rubate nei campi più per gioco che per fame.

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