Logan - The Wolverine - Cineclub Arsenale APS

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LOGAN - THE WOLVERINE

di James Mangold

Durata: 135'
Luogo, Anno: USA, 2017
Cast: Hugh Jackman, Patrick Stewart, Dafne Keen, Boyd Holbrook, Stephen Merchant, Elizabeth Rodriguez, Richard E. Grant


Sinossi

In LOGAN, Hugh Jackman riprende il suo iconico ruolo di Wolverine per un'ultima volta in una storia a se stante, potentemente drammatica, cruda, di sacrificio e redenzione. Siamo nel 2029. I mutanti sono spariti, o quasi. Un Logan isolato e scoraggiato sta affogando le sue giornate in un nascondiglio in un remoto angolo del confine con il Messico, racimolando qualche dollaro come autista a pagamento. I suoi compagni d'esilio sono l'emarginato Calibano e un Professor X ormai malato, la cui mente prodigiosa è afflitta da crisi epilettiche sempre peggiori. Ma i tentativi di Logan di nascondersi dal mondo e dalla sua eredità finiscono bruscamente quando una misteriosa donna arriva con una pressante richiesta: Logan deve scortare una straordinaria ragazzina e portarla al sicuro. Presto Logan dovrà sfoderare gli artigli per affrontare forze oscure e nemici emersi dal suo passato in una missione di vita o di morte che porterà il vecchio guerriero su un sentiero dove compirà il suo destino.


Critica

Il più grande nemico di Wolverine è sempre stato la sua stessa natura. Non saper reagire al dolore se non con violenza o distacco ha provocato un esilio volontario da qualunque forma di affetto. Logan è un mutante, ma il suo tormento è molto umano, un dolore interiore non cicatrizzabile in netto contrasto con il dono dell'autoguarigione corporea. Il film di James Mangold va a completare l'arco narrativo del Wolverine di Hugh Jackman che con quest'ultima volta si congeda dal personaggio dopo nove apparizioni cinematografiche in diciassette anni. Scorre molto sangue in Logan, insieme ai temi maturi affrontati senza alcuna retorica. Il valore della famiglia, la vecchiaia, il rapporto pseudo-genitoriale, l'illusione di chi ha un futuro davanti a sé e l'irritazione di chi ne ha subite troppe per credere ancora in qualcosa. Hugh Jackman è straordinario e mai come in questa circostanza è riuscito a dare al personaggio tanta profondità emotiva. Non è un sbagliato dire che il film faccia impallidire qualunque altro blockbuster di supereroi girato fino ad oggi, grazie all'essenzialità della storia che si rivolge a un pubblico adulto, al vigore dei personaggi e al sapore western che sposa i toni cupi a meraviglia.

Antonio Bracco, comingsoon.it