n-Ego - Cineclub Arsenale APS

loading...

N-EGO

di Eleonora Danco

Durata: 82'
Luogo, Anno: Italia, 2024
Cast: Eleonora Danco, Antonio Bannò, Luca Gallone, Federico Majorana, Filippo Timi, Elio Germano


Sinossi

“n-Ego” è una intensa e libera esplorazione della condizione umana, un viaggio attraverso le strade, dove la regista affronta una profonda crisi creativa ed esistenziale. In cerca di autenticità, si immerge in luoghi diversi, incontra personaggi che con le loro storie rispecchiano le sue paure e i suoi desideri. Ogni incontro diventa un riflesso dei suoi demoni interiori, trasformando le vite di questi individui in tessere di un mosaico emotivo. La regista, travestita da manichino de Chirichiano con il volto coperto da una calza e una cartuccera di sonniferi sul petto, è un personaggio segnato, graffiato, ma che conserva ancora lo spirito incosciente della fanciullezza. Attraverso immagini evocative, un montaggio audace, e a un ritmo drammatico e divertente, “n-Ego” trascende la realtà, invitando lo spettatore a riflettere sulla propria esistenza, nel labirinto che è il caos della vita Adulta.


Critica

Quelle raccontate dagli intervistati sono storie intime, a volte paradossali, che rispecchiano le considerazioni della regista: drammatiche relazioni sentimentali, conflitti familiari, fallimenti e sogni infranti, la rabbia di non poter vivere una vita decente, la morte, la maternità negata. C’è l’ex hippie, quelli che si è rovinato con il gioco d’azzardo, il giovane rapinatore segnato dal destino di aver avuto un padre a sua volta rapinatore, il ragazzo che vive “la scena rap” ma potrebbe fare il prete, la giovane donna emblematicamente legata ad un palo, come San Sebastiano, che si è liberata del marito che la maltrattava; quello che è cresciuto in cinque in una stanza. All’opposto, la radical chic figlia d’ambasciatore, che ha vissuto tra Mosca, Washington, Mogadiscio e Parigi, o quella che si sposta tra l’Isola della Maddalena e Cortina d’Ampezzo. Tutti pezzi del mosaico di una società frammentata e unita nell’alienazione. Ma Danco i suoi intervistati li mette in posa, fa ripetere più volte i loro racconti, li spiazza con le sue domande, arriva a maltrattarne qualcuno. In N-Ego infatti non c’è nessuno sfruttamento del grottesco, ma c’è passione e sincerità, c’è una pura partecipazione per le vite di queste persone e fede assoluta nel potere della rappresentazione. N-Ego è un film spietato e beffardo che interroga lo spettatore, lo sfida e lo respinge. E che avrebbe potuto fare a meno di quella parte di satira sull’industria del cinema che sfrutta il cameo di Filippo Timi nei panni del produttore che cita Shakespeare ma non molla un centesimo o quello di Elio Germano che si finge taxista.
cineuropa.org