Notte fantasma - Cineclub Arsenale APS

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NOTTE FANTASMA

di Fulvio Risuleo

Durata: 83'
Luogo, Anno: Italia, 2022
Cast: Edoardo Pesce, Yothin Clavenzani


Sinossi

Tarek, diciassettenne di padre egiziano e madre indonesiana, si sta recando ad una festa e procura (controvoglia) quel po' di erba che gli amici gli hanno chiesto di comprare. Ma un poliziotto in borghese intercetta il momento dell'acquisto e costringe Tarek a salire in macchina con lui. Da quel momento ha inizio una notte agitata in giro per Roma, con il ragazzo che cerca di capire le reali intenzioni di quel poliziotto manesco e tormentato. Lo stesso Tarek dovrà confrontarsi con la sua inadeguatezza e la sua passività rispetto alle cose del mondo, improponibili in un presente predatorio e indifferente.


Critica

Alla sua terza regia di lungometraggio dopo Guarda in alto e Il colpo del cane, Fulvio Risuleo si cimenta con una sorta di road movie allucinato e straniante che riesce a raccontare molte cose contemporaneamente, senza fare proclami e innalzare manifesti ideologici: l'immigrazione, la desolazione urbana, la perdita di direzione e di senso di figure maschili in qualche modo sotto scacco, e la definizione stessa di virilità contemporanea. Non c'è bisogno di spulciare la biografia di Risuleo per capire che è un fumettista e che ha un background nelle arti visive, perché ogni inquadratura potrebbe appartenere ad una graphic novel. Tuttavia Notte fantasma è senz'altro cinema, e richiama alla mente un paragone alto, quello con Il sorpasso, per la dinamica di coppia fra il poliziotto narcisista e prepotente e il ragazzo schivo e remoto che si spostano alla cieca attraverso la Capitale: ma questa è la Roma (e l'Italia) del 2022, non quella degli anni del boom economico e dell'ottimismo programmatico. E la conclusione della storia non potrebbe essere la stessa. Quel che funziona particolarmente bene in Notte fantasma è la chimica fra Edoardo Pesce, alla terza esperienza con Risuleo dopo Il colpo del cane e il corto L'uomo materasso, e l'esordiente Yothin Clavenzani, vero talento naturale (bel colpo della casting Giulia Fusaroli): il che è senz'altro merito dei due interpreti, ma anche di una sceneggiatura (dello stesso Risuleo) dai dialoghi credibili e convincenti. Ci si affeziona a Tarek e alla sua fondamentale decenza, ma anche al poliziotto senza nome inseguito dai fantasmi, cui Pesce presta la sua capacità di incutere paura e imprimere ogni suo gesto di un'aura di minaccia, già notate in Fortunata e Dogman.

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