Omicidio al Cairo - Cineclub Arsenale APS

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OMICIDIO AL CAIRO

di Tarik Saleh

Durata: 106'
Luogo, Anno: Svezia, 2018
Cast: Fares Fares, Mari Malek, Yasser Ali Maher, Slimane Dazi, Ahmed Selim, Mohamed Yousry


Sinossi

Il Cairo, Egitto, gennaio 2011. Nouredin è un ufficiale della polizia corrotto come tutti i suoi colleghi. Chiede denaro per proteggere i commercianti da attacchi delle stesse forze dell'ordine di cui fa parte. Per le strade intanto iniziano ad avvertirsi i primi segnali di quella rivolta che avrà il proprio fulcro in piazza Tahrir. Nouredin si trova però impegnato nel caso dell'omicidio, in un hotel di lusso, di una cantante che gode di una certa notorietà. Una cameriera ha visto tutto e per questo rischia la vita. Il poliziotto si avvicina pericolosamente al possibile colpevole: un deputato del Parlamento.


Critica

Il film di Tarik Saleh, vincitore di un prestigioso riconoscimento al Sundance, provoca a prima vista una sensazione di nostalgia.

Si tratta del pensiero che corre a quella stagione di cinema di impegno civile che percorse l'Europa tra fine anni Sessanta e inizio Settanta che ci diede film di grande impatto come Z - L'orgia del potere e capolavori come Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto ma anche una serie di opere, se vogliamo minori, ma che, particolarmente in Italia, iniziavano a denunciare il lato oscuro dei vari poteri. Questo film si ispira a un omicidio realmente accaduto nel 2008 di cui risultò colpevole un uomo d'affari e parlamentare egiziano vicino alla famiglia Mubarak.

Non ci si limita però a ricostruire e romanzare i fatti ma si contestualizza il coté noir in quel clima di rivolta popolare che è stato semplicisticamente etichettato dai media come 'primavera araba'. Si fa di più: si mostra una corruzione dilagante che è diventata abitudine quotidiana di fronte alla quale le coscienze si sono rese impermeabili. È in condizioni simili anche quella del protagonista il quale però inizia, quasi inconsciamente, a sentire che la misura è colma e che chi detiene il potere non può sempre pensare di farla franca. Ma ci sono di mezzo i Servizi segreti, l'Egyptian State Security e qui la produzione ha scoperto di aver toccato un tasto molto sensibile. Anche se si parla del passato, anche se lo si contestualizza in una fase di cambiamento che avrebbe dovuto portare a una catarsi, evidentemente non può bastare.

Giancarlo Zappoli, mymovies.it