Patti Smith: Dream of Life - Cineclub Arsenale APS

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PATTI SMITH: DREAM OF LIFE

di Steven Sebring

Durata: 109'
Luogo, Anno: USA, 2008
Cast: Patti Smith


Sinossi

Si scopre una grande artista del Novecento guardando questo film. Non importa se si conoscono le sue canzoni a memoria, non serve aver comprato ‟allora” i suoi album. Anche chi non abbia mai sentito neppure una nota di Patti Smith, chi non conosca il suo spigoloso e sensuale corpo, il suo sguardo assorbente, la sua magnetica prossemica, la sua voce assertiva, entrerà fin dalla prima scena in un mondo artistico veramente unico.


Critica

Realizzare un documentario sulla cantante, poetessa, artista che risponde al nome di Patti Smith non è un'impresa facile. Non è sufficiente riprendere uno o più concerti, registrare qualche intervista e con questo pretendere di avere fatto un ritratto del personaggio. Infatti Steven Sebring, di professione fotografo e regista di spot di moda, non si limita alla routine.

Dichiara, e nel documentario lo si vede, di essersi totalmente perso nell'ammirazione per Patti al punto di seguirla per anni indebitandosi per poter realizzare quest'opera che tutti gli appassionati fans della Smith (ma non solo) dovrebbero poter vedere. Ne emerge una personalità complessa (dolce e dura al contempo) che viene mostrata nella molteplicità delle sue sfaccettature. Patti inizia raccontando la propria vita come un elenco (è lei ad affermarlo) di fortune e sfortune.

Un po' come la vita di ognuno di noi ma con la diversità di una creatività che la porta ad essere al contempo madre attenta e ammiratrice di Rimbaud. La musa dell'America intellettuale anni Settanta non si è persa, come tanti della sua generazione, in un solipsismo autoreferenziale. Questo documentario ce lo mostra e dimostra. Forse perché Patti non dimentica mai ciò che Allan Ginsberg le scrisse in occasione di un grave lutto: "Lascia chi è morto al suo percorso e tu torna ad affermare la tua passione per la vita".

Giancarlo Zappoli, mymovies.it