Phantom Boy - Cineclub Arsenale APS

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PHANTOM BOY

di Jean-Loup Felicioli, Alain Gagnol

Durata: 84'
Luogo, Anno: Francia, 2015
Cast:


Sinossi

Leo è un bambino sottoposto a chemioterapia che ha una dote particolare: dal suo corpo si può staccare un fantasma che può attraversare porte e muri e sfrecciare nel cielo di New York. Questa facoltà diventa molto utile per un poliziotto, a sua volta ospedalizzato per una frattura a una gamba, nella caccia di un malvagio sfigurato che vuole distruggere per via informatica la città.


Critica

Lo Studio Folimage ha da anni conquistato una sua precisa e riconosciuta collocazione nel mondo dell'animazione grazie al lavoro di Jacques.Rémy Girerd con La profezia delle ranocchie e Mià e il Migù.  Il regista ora produce il secondo film della coppia che con A Cat in Paris ricevette una nomination all'Oscar. Siamo di fronte a un disegno che si distingue per originalità di tratto e che quindi non intende rivolgersi al pubblico che predilige l'animazione made in Usa. Ci sono richiami al cinema (il 'cattivo' e la New York notturna ci rinviano a Batman) e ad atmosfere tipiche del noir a cui si aggiunge la dimensione della malattia. Leo ha un tumore ed è ospedalizzato. La sua famiglia soffre senza manifestarglielo ma lui lo scopre grazie al fantasma che esce del suo corpo e vola libero.  Questo versante fa da contraltare alla lotta contro il personaggio sfigurato che vuole distruggere la città con l'aiuto di due maldestri aiutanti e qualifica il film come opera che si rivolge più a un pubblico di appassionati del cinema d'animazione che non ai bambini. Ai quali però non farebbe male assistere a un'avventura il cui 'eroe' è qualcuno che si trova in uno stato di disabilità forzata a causa della malattia. L'ospedale viene qui trasformato in centrale operativa grazie alla collaborazione tra il poliziotto infortunato e il bambino. Così un luogo in cui allontaniamo dai nostri occhi e dai nostri pensieri il disagio fisico e psicologico, acquista una valenza nuova ed originale non limitandosi ad intrattenere ma facendo anche pensare. Una qualità che nei film prodotti da Folimage non viene mai meno.

Giancarlo Zappoli, MyMovies