Polytechnique - Cineclub Arsenale APS

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POLYTECHNIQUE

di Denis Villeneuve

Durata: 77'
Luogo, Anno: Canada, 2009
Cast: Maxim Gaudette, Sébastien Huberdeau, Karine Vanasse, Évelyne Brochu, Johanne-Marie Tremblay, Pierre-Yves Cardinal, Pierre Leblanc


Sinossi

Ricostruzione del terribile massacro di Montreal del 1989 in cui numerose studentesse di ingegneria furono barbaramente uccise da un pazzo misogino.


Critica

6 dicembre 1989, Montreal. Sembra un giorno come tutti gli altri per gli studenti dell'università locale, l'École polytechnique, ma ben presto avrà luogo una tragedia. Un giovane armato di fucile e decine di munizioni decide di fare irruzione nell'istituto: il suo obiettivo è uccidere più ragazze possibili, in quanto fermamente convinto che il femminismo sia un pericolo da combattere con ogni mezzo possibile. Nel massacro Jean-François viene diviso dall'amica (di cui è forse segretamente innamorato) Valerié e cerca in tutti i modi di dare l'allarme e prestare aiuto ai feriti, mentre il killer continua imperturbabile la sua brutale mattanza.

Per comprendere appieno il percorso registico che ha portato Denis Villeneuve dietro la macchina da presa del già osannato Blade Runner 2049 bisogna andare a fondo nella sua carriera precedente, costellata sia di titoli famosi, distribuiti con successo anche nelle nostre sale, che di lavori meno conosciuti ma dal profondo valore artistico ed umano. Lavori come questo Polytechnique, firmato nel 2009 e basato sul massacro del Politecnico di Montréal, in cui quattordici studentesse vennero brutalmente uccise a sangue freddo. È dedicato alla loro memoria quest'opera silente e rispettosa, fotografata in uno splendido bianco e nero atto a nascondere la brutalità della vicenda che, fin dai primissimi istanti, pervade già la visione. La sceneggiatura infatti non segue una struttura lineare, alterna piani temporali e diversi punti di vista con una comunque magistrale coesione d'insieme, lasciando crescere la tensione minuto dopo minuto in un procedere di eventi sempre più lucido e straziante. L'attesa per l'inevitabile carneficina, cruda più dal punto di vista psicologico che da quello della violenza mostrata, si fa vibrante e palpabile e Villeneuve trova sempre soluzioni stilistiche adatte nella relativa messa in scena.

Maurizio Encari, Cinema.everyeye.it