Qualcosa nell'aria - Cineclub Arsenale APS

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QUALCOSA NELL'ARIA

di Olivier Assayas

Durata: 122'
Luogo, Anno: Francia, 2013
Cast: Clément Métayer, Lola Créton, Félix Armand


Sinossi

Parigi, anni 70. Gilles, studente di liceo, viene coinvolto dai fermenti politici che stanno sconvolgendo la società di quegli anni. In realtà, lui è un artista che desidera dedicarsi al cinema e alla pittura, ma per i suoi amici l'impegno politico deve essere totale. Pian piano anche Gilles troverà il suo modo per districarsi nella confusione della rivoluzione studentesca e allo stesso tempo chiarire i dubbi di una vocazione artistica ancora in via di sviluppo.


Critica

CIasse 1955, figlio d'arte (...), Assayas ha una filmografia ormai lunga e importante nella quale è possibile individuare un titolo, 'L'eau froide' del 1994, che è in qualche modo il «padre» di questo nuovo progetto. Che in originale si intitola 'Après mai', dopo il maggio, ma che in italiano è stato tradotto 'Qualcosa nell'aria', titolo che comunque al regista piace. (...) La magnifica colonna sonora è intessuta da brani di artisti rock oggi per lo più dimenticati, da Nick Drake agli Amazing Blondel, dai Tangerine Dream a Kevin Ayers per arrivare fino a Syd Barrett, il leader pazzo e geniale dei primi Pink Floyd. Ma non di sola musica vive 'Qualcosa nell'aria'. C'è, anche qui, la giusta dose di cinefilia: ed è toccante sentir citati in un film di oggi cineasti che a quei tempi erano materia obbligatoria nei cineclub, come Bo Widerberg (l'autore del film militante 'Joe Hill') e Jorge Sanjines (il boliviano di 'Sangue di condor'). Oltre che una rievocazione politica e sentimentale,' Qualcosa nell'aria' è un tuffo nell'atmosfera emozionale di quel tempo, una sorta di ripasso di macrostoria e microstoria: un affresco antropologico che piacerebbe a Le Goff, e che ritrova nel passaggio dagli anni 60 agli anni 70 una serie di reperti «archeologici» che permettono di ricostruire il senso di un'epoca. Ci siamo capiti: per chi era giovane e di sinistra allora, un film imperdibile. Per chi non c'era, un «come erano» dedicato a zii, genitori, forse - ahi-noi - nonni. Andateci.
Alberto Crespi, L'Unità, 17 gennaio 2013