Rewind 3/Retrospettiva Video di Monica Gazzo - Cineclub Arsenale APS

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REWIND 3/RETROSPETTIVA VIDEO DI MONICA GAZZO

di Monica Gazzo

Durata: '
Luogo, Anno:
Cast:


Sinossi

Monica Gazzo è un'autrice e regista che ha esposto il suo lavoro a livello internazionale dalla metà degli anni '70. Ha completato una dozzina di cortometraggi documentari, nei quali ha controllato tutti gli aspetti della loro realizzazione, compresa la scrittura, regia, fotografia, montaggio e suono. Ha lavorato in molti formati: dal S8 al 16 mm, dal video al digitale. Ha creato numerose performances multimediali, presentate sia in Europa che negli Usa. Ha conseguito un MFA presso il San Francisco Art Institute, in cinema. I suoi film sono stati presentati con successo a Los Angeles, San Francisco, Berkeley, Cleveland, New York, Big Sur, New Orleans, Parigi, Londra, Lucca, Firenze, Castelfiorentino, Certaldo, Prato, Lastra a Signa e molti altri. Ha conseguito numerosi riconoscimenti, premi e finanziamenti pubblici. Le sue opere, sia video che fotografiche, sono in collezioni private e pubbliche.


Critica

John Fante avrebbe amato REWIND ONE, uno scrigno di quattro racconti in pellicola che insieme formano un documen-diario della vita dell’autrice tra U.S.A. e Italia. Lo avrebbe amato perché è pieno e creativo. Mai artificioso né gratuito. Libero.

REWIND ONE si può abitare. E così nella poltrona del cinema ci si rannicchia come nella poltrona di casa. REWIND ONE si riceve. E servono occhi e orecchie pronti per non perdere nulla.

Los Angeles brilla di sole e di acqua, la natura è ritratta senza filtri edulcoranti o voglia di stupire. Talvolta è violenta, esplosiva. Sempre forte. E così è raccontata anche la vita quotidiana: con l’oceano mugghiante che lava via le tribolazioni, le vicende lavorative che fanno incespicare, i volti sorridenti dei vicini di casa e le corolle colorate dei fiori.

Il telefono…

Un messaggio in segreteria…

Un programma radiofonico…

La voce di Gertrude Stein…

Il viaggio…

Viaggiare è un’urgenza; qualcosa che preme da dentro e spinge verso un’esperienza che offre generosamente nuovi spunti di narrazione per ritrarre luoghi e vite: il deserto illuminato dalla luna è imponente, l’acqua che sbatacchia violenta sulle scogliere, alzando le grida divertite dei gitanti domenicali parla di divertimento low cost.

Quando le immagini ricominciano a correre l’oceano è già stato attraversato e appare Roma a primavera.

Terrosa di traffico e polveri sottili. Sgretolata e indifferente.

La luce ora è quella che tutti i giorni stancamente definiamo bella.

L’acqua ora è quella della Fontana di Trevi.

Succederà qualcosa.

Succederà senza preavviso.

All’alba la fontana si cheterà, le acque verranno risucchiate in qualche misterioso sotterraneo e una squadra di operai pulirà le statue e il fondo della vasca. Si spazzeranno via le monetine lanciate dai turisti. Si ramazzerà e poi - gesto secco della paletta - una piccola fortuna finirà dentro a tanti sacchi immacolati.

Tintinnano anche i pensieri degli astanti. Ognuno setaccia mentalmente le proprie tasche e si scopre più ricco. VACANZA, IL GIARDINO DI ECHO PARK, LEAP DIARY, TREVI.

Sabrina Fioravanti