Ritratto di famiglia con tempesta - Cineclub Arsenale APS

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RITRATTO DI FAMIGLIA CON TEMPESTA

di Hirokazu Kore-Eda

Durata: 117'
Luogo, Anno: Giappone, 2017
Cast: Hiroshi Abe, Yoko Maki, Yoshizawa Taiyo, Kirin Kiki, Rirî Furankî, Isao Hashizum


Sinossi

Fino a ieri Ryoto aveva tutto: una consorte, un figlio e un altro romanzo da scrivere dopo aver vinto un premio letterario prestigioso. Poi qualcosa è andato storto, Kyoko gli ha chiesto il divorzio, Shingo lo vede soltanto una volta al mese, il romanzo è rimasto un'intenzione. Per pagare l'assegno mensile alla ex moglie, lavora per un'agenzia investigativa, per dimenticare le indagini ordinarie gioca alle corse, alla lotteria, a qualsiasi cosa possa restituirgli quello che ha perduto. Ma la vita è più complicata di così, bugie, tradimenti, meschinità gli hanno alienato la fiducia degli affetti. Kyoto gira a vuoto e fatica a trovare il suo posto nel mondo e in quello di suo figlio. Poi una sera un ciclone si abbatte su Tokyo e sulla sua famiglia che trova riparo a casa della madre, felice di averli di nuovo tutti e tre insieme. La notte porterà consiglio e Kyoto proverà a riguadagnare la fiducia di Shingo e a 'scommettere' questa volta sull'amore. Il vento si placa e una mattina tersa si prepara.


Critica

(...) bellissimo film, del regista giapponese Kore-Eda Hirokazu, Ritratto di famiglia con tempesta. Un regista (...) che anche gli spettatori italiani hanno cominciato a conoscere grazie a opere come «Padri e figli» o al più recente «Little Sister». Anche in questo suo nuovo lavoro (...) ci porta al cuore di una vicenda familiare raccontata, come nelle sue corde, soprattutto scandagliando i legami affettivi tra padre e figlio per allargare poi il discorso a quelli tra marito e moglie, tra il giovane padre e l'anziana madre dove, ad essere messa in scena, è proprio la delicata trama dei rapporti e dei sentimenti che lega tra di loro le persone. (...) Con il suo stile delicato e rarefatto, il regista racconta la trama dei rapporti familiari legando il passato e il presente in un intelligente lavoro di introspezione. Al centro di tutto la riflessione su come si diventa quello che si è, di come accettare che la vita che si sognava non si sia avverata, di come affrontare la vita giorno per giorno e, una volta adulti, prendere atto, per esempio, che in una coppia non basta più solo l'amore.

Giulia D'Agnolo Vallan, Il Manifesto, 19 maggio 2017