Sarura - Cineclub Arsenale APS

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SARURA

di Nicola Zambelli

Durata: 80'
Luogo, Anno: Italia, 2022
Cast:


Sinossi

Alle porte del deserto del Negev, un gruppo di giovani palestinesi lotta contro l’occupazione militare israeliana. “Youth of Sumud” - i giovani della perseveranza - cercano di restituire alla propria gente le terre sottratte alle loro famiglie, ristrutturando l’antico villaggio di grotte di Sarura. Affrontano l'aggressione con azioni nonviolente, difendendosi dai fucili con le proprie videocamere; si oppongono alla desolazione e alla morte con la speranza e la vita.


Critica

Quante volte abbiamo visto immagini dei territori occupati della Cisgiordania, della West Bank segnata dai posti di blocco, dei soldati israeliani che pattugliano lande semideserte, spesso prendendosela con ragazzini inermi o con anziani pastori che rivendicano il diritto di far pascolare gli animali sulle loro terre? Quante volte ancora le vedremo, anche se oggi altre guerre e altri conflitti sentiti come più nuovi e urgenti occupano media e schermi cinematografici? La questione palestinese è uno stallo perenne, una condizione che dopo vari decenni è quasi istintivo - colpevolmente - considerare, se non naturale, almeno strutturale, parte del mondo che l'ha creata e alla quale appartiene. A un certo punto di Sarura, il film firmato da Nicola Zambelli ma realizzato come lavoro collettivo della casa di produzione SMK Factory, Ali, uno dei "giovani della perseveranza" di At-Tuwani, dice: «Qui ogni bambino crede che sia normale la vita che vive, qualunque essa sia. Poi però crescendo ho capito che ci sono persone che violano i miei diritti, e che questo non è il modo in cui i bambini di tutto il mondo normalmente vanno a scuola». È proprio questo lo scarto che il film cerca e filma nei territori occupati: l'inversione di rotta della Storia e della mente delle persone, protagonisti e osservatori, vittime e spettatori; l'iniziativa che cambia il decorso delle cose.

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