Senza distanza - Cineclub Arsenale APS

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SENZA DISTANZA

di Andrea Di Iorio

Durata: 73'
Luogo, Anno: Italia, 2018
Cast: Marco Cassini, Lucrezia Guidone


Sinossi

Anche un'altra coppia si lancerà in questa avventura. Con l'arrivo di Gaia, nipote del titolare, gli equilibri generali verranno messi a dura prova. Attraverso gli occhi dei diversi personaggi, Andrea Di Iorio porta sul grande schermo le difficoltà, della giovane generazione di oggi, di accordare i sentimenti e la carriera in un paese, come l'Italia, sovrastato dalla disoccupazione, e che quindi, costringe spesso i giovani a dover scegliere tra amore e lavoro. Le vicende si svolgono interamente all'interno di questo strano Bed & Breakfast, e per raccontare una storia universale sulle relazioni sentimentali e sul senso di coppia. "Senza distanza", oltre a narrare una curiosa sperimentazione per misurare l'amore, rivela il viaggio solitario e interiore che devono percorrere i giovani, che intendono lasciare il proprio paese alla ricerca del tanto agognato "posto fisso", intimoriti dalla distanza che grava sulle relazioni sentimentali e dalla solitudine di una vita lontana da casa.


Critica

Senza Distanza passa al setaccio i sentimenti più disparati, stravolgendoli e collocandoli in un luogo ameno per carpirne le modifiche e le evoluzioni. Andrea Di Iorio, all’esordio dietro la macchina da presa, resta affascinato dal mutare di singole suggestioni e convinzioni sociali in base a un cambiamento forzato degli equilibri. Sono le distanze il veleno dell’amore, oppure l’importanza che noi stessi diamo alla lontananza? Quest’interrogativo se lo pongono i protagonisti, che rispecchiano - in parte - una generazione. I trentenni, non-giovani del terzo millennio, si trovano al cospetto di scelte obbligate: carriera o amore? Spesso le due cose non sembrano andare di pari passo. Complice una serie di fattori indipendenti che si vanno a collocare in un puzzle d’incertezze: disoccupazione, congiuntura economica, scarsa fiducia nel sistema; la “generazione Erasmus” si trova costantemente dinnanzi a un bivio e non sa da che parte stare.La narrazione non perde mai ritmo e credibilità, malgrado l’assenza di confini e punti fermi. Tutto è in divenire, nessun segnale orario o transitorio; ogni cosa accade perché orchestrata da azioni e reazioni all’interno di meccanismi ben congegnati. Laddove, a una prima occhiata, il romanticismo sembrerebbe essersi smarrito in un motto di arrendevolezza, viene recuperato tempestivamente con immagini forti e passionali che restituiscono l’intensità dei rapporti umani e sentimentali che – per abitudine – sottopongono chiunque a una giostra di emozioni.

Andrea Desideri, silenzioinsala.com