Sopravvissuto - The Martian - Cineclub Arsenale APS

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SOPRAVVISSUTO - THE MARTIAN

di Ridley Scott

Durata: 130'
Luogo, Anno: USA, 2015
Cast: Matt Damon, Jessica Chastain, Kristen Wiig, Mackenzie Davis, Kate Mara


Sinossi

Durante una missione su Marte, l'astronauta Mark Watney viene colpito da una tempesta di sabbia e, creduto morto dai suoi compagni, viene abbandonato sul pianeta rosso. Quando si risveglia, scopre di essere solo su un mondo inospitale, senza comunicazioni con la Terra e con risorse limitate per la sopravvivenza. Watney, un botanico esperto, utilizza le sue conoscenze scientifiche per coltivare patate all'interno del modulo abitativo, sfruttando l'acqua estratta da reazioni chimiche. Nel frattempo, sulla Terra, la NASA si accorge che è ancora vivo grazie a immagini satellitari e tenta di stabilire un contatto con lui. Mentre la NASA lavora a una missione di salvataggio, la Cina offre il proprio aiuto fornendo un razzo per trasportare rifornimenti. Nel frattempo, l’equipaggio della missione Ares 3, che aveva lasciato Marte, decide di tornare indietro per recuperarlo, rischiando la propria vita. Dopo una serie di tentativi rischiosi, Watney riesce a lanciarsi nello spazio grazie a un veicolo modificato, dove viene recuperato dalla sua squadra in un drammatico salvataggio. Tornato sulla Terra, diventa un istruttore per le nuove generazioni di astronauti, condividendo la sua esperienza e il messaggio che la scienza e la perseveranza possono superare qualsiasi ostacolo. Il film è un inno alla resilienza, alla cooperazione internazionale e all’ingegno umano, con un tono ottimista e realistico basato su solide basi scientifiche.


Critica

"The Martian" aspira fin dal principio a essere qualcosa di più di un film genere, perché la parte più interessante e meno scontata appartiene proprio agli inserti che hanno in minor grado a che fare con gli elementi spettacolari della vicenda, e che sono quelli che si preoccupano di ragguagliare lo spettatore sulle vicissitudini del naufrago e sulle possibilità che egli ha di sopravvivere alla mancanza di risorse, naturali e artificiali, che l'eccezionalità della sua condizione gli prospettano. E' proprio negli inserti dedicati alle strategie di conservazione adottate da Mark Watney che il film mette in mostra le sue qualità visionarie, quasi tutte indirizzate verso una resa pressoché verosimile del mondo alieno in cui si ritrova il protagonista. E' quindi nella precisione dei dettagli con cui vengono ricostruiti gli interni della base logistica in cui Mark è costretto a vivere e nella creazione del paesaggio esterno del pianeta rosso che l'autore dimostra di aver in parte recuperato la lucidità di uno sguardo che, complici forse i molti impegni, era parso un po' appannato negli ultimi lavori. "The Martian" manifesta l'intenzione di proseguire il discorso di una fantascienza più matura e meno vacua, abdicando per esempio all'opzione del confronto/scontro con le civiltà extraterrestri, sostituita dalle istanze ambientaliste e di recupero delle pratiche di coltivazione della terra palesate nella risoluzione da parte di Mark del problema legato alla mancanza di acqua, necessaria a coltivare il campo di patate improvvisato all'interno della base, oppure dalla necessità di ritornare a uno stato di natura incontaminato e puro, come può essere in prospettiva la vita sul pianeta rosso a cui il film si rapporta in maniera tutt'altro che ostile ma, anzi, lasciando intendere sviluppi positivi in termini di future possibilità abitative. Scott decide di lavorare sugli opposti facendo entrare in dialettica gli spazi angusti e grigi, scelti per rappresentare frammenti dell'esistenza che conosciamo, con i colori caldi e gli orizzonti sconfinati che invece contraddistinguono quelli del nuovo mondo.
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