SYMPATHY FOR THE DEVIL - Cineclub Arsenale APS

loading...

SYMPATHY FOR THE DEVIL

di Jean-Luc Godard

Durata: 101'
Luogo, Anno: GB, 1968
Cast: Rolling Stones


Sinossi

L’unico lungometraggio inglese di Jean-Luc Godard, che ha voluto raccontare, la swingin Lon-don degli anni Sessanta, imperdibile per tutti i fan dei Rolling Stones ripresi in sala d’incisione nel 1968. Cinque episodi slegati, che portano parallelamente avanti cinque riflessioni sulla società, sulla cultura e sulla politica del periodo.


Critica

Quello che mi interessava era proprio questo: dividere in due. Mi ricordo che così era in tutti i film che tentavo di fare a quell’epoca e di cui solo questo è stato finito… Il soggetto era questo: da un lato c’era One – cioè i Rolling Stones – e di fronte c’ero io. Questo faceva dunque One plus One. Uno più uno, che era un modo per cercare di fare due. Ma poi mi sono accorto, dopo, che fra due cose ci deve essere sempre un’altra cosa, cioè quel più o quel meno. Non è mai solo due; è tre o… E’ sempre tre. E proprio per questo il film che facevo non era un film era solo one più one, diciamo così. E non arrivava a essere una parità, quel più che mi escludeva non diventava… Cioè in quel film non ci pensavo. Erano solo, appunto, alcuni elementi”. (Jean Luc Godard)

Fra la rivoluzione formale cominciata con la Nouvelle Vague in Francia alla fine degli anni ’50 e quella militante intrapresa fin da metà ‘60 da Jean Luc Godard non c’è forse molta differenza concettuale, se si considera la seconda una naturale estensione della prima. Ridefinire un linguaggio cinematografico passando anche per la critica al sistema capitalistico e alla civiltà dei consumi, così ritroviamo il Nostro alla vigilia del maggio ’68 francese. E la forza di un film come One Plus One / Sympathy For The Devil, realizzato proprio in quell’anno topico, è evidente in tutta la sua sovversione. Oggetto strano questo Uno più uno, reso doppiamente double da una virulenta polemica che il regista scatena all’uscita del film nel novembre ’68 per rimaneggiamenti nel montaggio da parte del produttore Ian Quarrier. One Plus One era infatti il titolo scelto da Godard, che diventa nelle mani del produttore Sympathy For The Devil. Il regista alla prima del film al National Film Theatre di Londra dopo una furibonda lite con Quarrier, esorta il pubblico al boicottaggio, disconoscendo la pellicola e invitando la gente alla proiezione della sua versione. Episodio di ordinaria amministrazione nella carriera di Godard, che rimanda per certi versi all’analogo trattamento  – qui molto meno invasivo – subito da Il Disprezzo(1963) ad opera del produttore Carlo Ponti.