The Breaking Ice - Cineclub Arsenale APS

loading...

THE BREAKING ICE

di Anthony Chen

Durata: 97'
Luogo, Anno: Cina, 2024
Cast: Dongyu Zhou, Chuxiao Qu, Haoran Liu


Sinossi

Haofeng si reca a Yanji, città al confine tra Cina e Corea del Nord, per presenziare a un matrimonio. Sempre più depresso, medita il suicidio, ma cambia idea quando vede Nana, guida turistica, e decide di salire sul suo bus per unirsi alla comitiva nel tour di Yanji. Nana è incuriosita e affascinata da Haofeng e lo coinvolge nella sua vita privata, del tutto dissimile da quella professionale, in cui frequenta locali notturni in compagnia di Han Xiao. Tra Nana e Xiao la relazione è oltremodo complicata e, con l'aggiunta di Haofeng, diventa un insolito ménage à trois, guidato dalla voglia di stare insieme fino alle ore piccole e soffocare così le rispettive malinconie.


Critica

Vincitore della Camera d’Or nel 2013 con Ilo Ilo, il regista di Singapore Anthony Chen torna al Festival di Cannes – in Un Certain Regard – con The Breaking Ice (curioso che il titolo originale, Ran dong, significhi letteralmente bruciare), tenero film sull’amicizia (sì, il triangolo c’è, ma è un aspetto della questione più sussurrato che spiattellato) e sul delicato momento di tre giovani chiamati a decidere del proprio futuro facendo pace con il proprio passato. Ed è forse proprio il trascorso di ognuno di loro il gancio di cui si serve Chen per costruire una drammaturgia semplice quanto si vuole, ma non per questo banale: Haofeng riceve telefonate da un centro di salute mentale che lo esorta a fissare un nuovo appuntamento, Nana ricorda i suoi trascorsi sulle piste di pattinaggio artistico, Han Xiao continua a vedersi riflesso nell’immagine di un uomo ricercato per rapina…

Film dal tratteggio mai esibito, né per quello che riguarda gli aspetti più dolorosi né per i momenti più sensuali (magnifica la sequenza della ragazza sotto la doccia), capace di toccare corde emotive senza ricorrere a chissà quali incredibili espedienti. Tra scorrazzate in moto, serate nei locali, la tenerezza di un amore intenso e fugace, le cicatrici di un percorso – fisiche, come quella sulla caviglia di Nana, e interiori, come quelle di Haofeng, una vita di studi, un lavoro nella finanza di Shanghai, “e per cosa?” – che potrebbero rimarginarsi grazie alla libertà data da un incontro non previsto e la condivisione di attimi mai più ripetibili. Come la scalata interrotta verso l’Heaven Lake sulle cime della Changbai Mountain: gettarsi nel vuoto potrebbe essere un’opzione, ma non questa volta. E forse mai più.

cinematografo.it