TOTO LE HÉROS - Cineclub Arsenale APS

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TOTO LE HÉROS

di Jaco Van Dormael

Durata: 89'
Luogo, Anno: Belgio, 1991
Cast: Michel Bouquet, Thomas Godet, Michelle Perrier, Gisela Uhlen, Mireille Perrier


Sinossi

In età ormai avanzata, ospite di una casa di riposo, Thomas detto Toto è ancora convinto che la sua vita non sia veramente la sua. Alla sua nascita sarebbe stato scambiato col vicino di casa, l’odioso e ricchissimo Alfred Kant. Toto ritiene l’usurpatore responsabile di tutte le sue disgrazie, soprattutto della morte tragica di sua sorella, e progetta dal fondo del suo letto e dei suoi incubi di vendicarsi di chi gli ha rubato la vita, la felicità, la ricchezza, l’amore della sua famiglia e della sua ragazza. Ritorna in sala il film di debutto del visionario regista Jaco Van Dormael (Mr. Nobody, Dio esiste e vive a Bruxelles), immediato successo di critica e pubblico in tutta Europa e vincitore della Caméra d’or al Festival di Cannes 1991.


Critica

Non abbiamo che una vita e questa affermazione ci definisce e ci spinge alla ricerca di un'esistenza perfetta. A ribadirlo è Jaco Van Dormael che ci parla sovente di Mr. Nobody, esplorando film dopo film le potenzialità di un destino.

La molteplicità dei percorsi che potremmo seguire, la vertigine filosofica del vivere, i rimpianti di un'intera vita o la rinuncia a viverne una, si trovano già tutti nel suo primo film, Toto le héros, storia di un uomo convinto di essere passato a lato della sua esistenza. Sospeso tra passato e presente, il racconto è strutturato come un mosaico temporale che svolge senza sosta i ricordi dell'eroico Thomas. La sua memoria è un puzzle i cui pezzi si ricompongono per formare il tableau finale, uno sguardo sull'infanzia, sulla leggerezza di quell'età e sui suoi conflitti in faccia all'incomprensione degli adulti. Un'indagine su un uomo che si è 'fatto un film' da quando era bambino (Thomas si sognava agente segreto), assecondato da genitori che vivevano a loro volta una vita parallela. Il padre lo incantava con trucchi di magia, la madre lo faceva volteggiare su canzoni per l'infanzia rivisitate. Meraviglia e realismo si mescolano allora in una narrazione che 'vive' una vita per procura. Generato da un incendio, il protagonista si convince di vivere un'esistenza qualunque di cui incassa i colpi inventandone una alternativa dall'altra parte del giardino o da qualche parte dentro di sé. E in quella dimensione immaginata coltiva un nemico, Alfred, la sua nemesi.

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