IL CINEMA DI BONG JOON-HO
Con i 4 Premi Oscar (Miglior Film, Miglior Regista, Miglior Sceneggiatura originale e Miglior Film Internazionale) e la Palma d’Oro al Miglior Film a Cannes, “Parasite”, che torna in sala questo mese, è senza ombra di dubbio uno dei film più importanti della stagione. Ma sin dagli esordi dietro alla macchina da presa, Bong Joon-ho ha saputo imporre un suo personalissimo stile, che va dalla commistione tra commedia e dramma al giocare con le convenzioni e gli archetipi del cinema di genere. Con il suo secondo film, “Memorie di un assassino”, che arriva per la prima volta nei cinema italiani, Bong si dimostra già autore di un vero capolavoro. Ispirato ad una storia vera il film è ambientato nel 1986 in un piccolo villaggio coreano, in cui viene trovata una giovane donna brutalmente assassinata. Due mesi dopo, un crimine molto simile, attira l’attenzione dell’opinione pubblica. Lo spettro di un assassino seriale fa sprofondare l’intera regione nel terrore.
Parasite
di Bong Joon-ho
Memorie di un assassino
di Bong Joon-ho