IL CINEMA RITROVATO AL CINEMA/JEAN VIGO
Jean Vigo è morto a soli 29 anni, e nella sua folgorante vita ha realizzato un lungometraggio, un mediometraggio e due corti: in tutto meno di tre ore di cinema, ma sufficienti a farlo entrare nell’Olimpo dei migliori registi di sempre. Diceva di lui François Truffaut: Vigo è “un realista e un esteta”. L’Atalante è uno dei film del lontano passato più vivo nella memoria delle giovani generazioni italiane, per via di quel tuffo nel fiume a occhi spalancati, accompagnato da Because the Night di Patti Smith, che da molti anni introduce la notte cinéphile di Fuori orario. Occasione d’oro per scoprire o ritrovare che film straordinario c’è intorno a quel tuffo: un inno alla giovinezza eterna dell’amour fou, nel nuovo restauro curato da Bernard Eisenschitz e da Gaumont che lo restituisce alla sua prima versione assoluta. E' invece grazie alla Cineteca Italiana che un un film come Zéro de conduite ha ritrovato una nuova vita, perché proprio a partire da una copia conservata presso gli archivi milanesi, inviata da Henry Langlois a Luigi Comencini nel 1947 con un metraggio superiore a quello della copia conosciuta (uscita nel 1945), è stato realizzato il nuovo restauro. La rassegna prosegue con À propose de Nice, un documentario piuttosto atipico sulla città di Nizza: se da un lato il regista pare voler mostrare il divertimento, il lusso e la gioia degli abitanti e dei turisti, dall'altra le immagini risaltano un gusto per il vacuo e per l'ostentazione abbastanza discutibile. Infine La Natation par Jean Taris, champion de France, un documentario sul campione di nuoto francese Jean Taris, un piccolo gioiello di invenzioni visive, con piani spesso molto ravvicinati, punti di vista inusuali e ralenti sul corpo del grande nuotatore.
L'atalante
di Jean Vigo
A propos de Nice
di Jean Vigo
La natation par Jean Taris, Champion de France
di Jean Vigo
Zéro de conduite
di Jean Vigo