OMAGGIO AD ALEJANDRO JODOROWSKY
Dalla letteratura al teatro, dal fumetto ai tarocchi, passando per la poesia e, ovviamente, il cinema. La vita di Alejandro Jodorowsky è sempre stata permeata dall'arte nelle forme più vaste e differenti, che l'autore cileno ha sempre saputo mescolare e reinterpretare in modi strettamente personali, dando vita ad una dimensione in bilico tra magia ed immaginazione. Cinquant'anni fa, con Il paese incantato iniziava la sua carriera da regista che lo avrebbe portato a ricevere l'attenzione dei più importanti festival internazionali e a diventare un vero e proprio personaggio di culto. Per celebrarne i 50 anni di carriera l'Arsenale gli dedica un omaggio portando in sala il suo film più celebre e disturbante, La montagna sacra, e in prima visione la sua ultima opera, Poesia senza fine. Nel primo, un ladro, il cui aspetto ricorda Gesù Cristo, dopo una serie di peripezie giunge in cima ad una torre dove si trova il laboratorio un misterioso alchimista che gli chiede se desidera essere trasformato in un essere immortale. L'uomo accetta e l'alchimista gli presenta coloro che gli saranno compagni nel lungo e faticoso viaggio iniziatico verso la Montagna Sacra. Poesia senza fine mostra invece uno Jodorowsky ventenne e con il desiderio di diventare poeta contro il parere del padre che lo sogna medico, ricco e borghese. Intrappolato nell'ennesima riunione di famiglia, recide l'albero genealogico e ripara in una comune di artisti avanguardisti per coltivare finalmente il desiderio ardente e attuare la sua rivoluzione culturale.
La montagna sacra
di Alejandro Jodorowsky
Poesia senza fine
di Alejandro Jodorowsky