RESTAURO - BANDE À PART - Cineclub Arsenale APS

loading...

RESTAURO - BANDE À PART

Non sorprende che sotto sotto questo Bande à part, settimo film diretto in quattro anni da Godard, sia una sorta di inno alla fuga, il racconto di tre personaggi male assortiti e attraversati da un vivace desiderio di cambiamento. Non sorprende perchè questo è il Godard dei primissimi lavori: fuga dalle convenzioni (borghesi, della vita in compagnia, della famiglia e via dicendo; ma anche del cinema e delle rigide impostazioni tecniche) e fuga dal passato, scegliendo l'incerto per il certo; questa si chiama altrimenti sperimentazione ed è una delle carte vincenti dell'autore, uno che non ha smesso di ricercare nuove strade neppure a ottant'anni suonati. Godard compare inoltre come voce fuori campo, un ironico narratore che di tanto in tanto sente il desiderio di intervenire sulla storia (tratta da un racconto di Dolores Hitchens con una sceneggiatura dello stesso regista) per subito pentirsene, ritrattando e quasi togliendo il disturbo (ad es. il narratore prova a dirci qualcosa di più sui personaggi, salvo poi dichiarare esplicitamente che trova più interessante che siano loro stessi a rivelarci chi sono e cosa pensano). Fra i momenti memorabili c'è la corsa dei tre attraverso i corridoi del Louvre, scena ripresa poi da The dreamers (2003) di Bernardo Bertolucci; anche Quentin Tarantino mostrerà il suo affetto verso questo film, chiamando la sua casa di produzione A band apart.

Film.tv