RITRATTO DI FAMIGLIA CON TEMPESTA
Fino a ieri Ryoto aveva tutto: una consorte, un figlio e un altro romanzo da scrivere dopo aver vinto un premio letterario prestigioso. Poi qualcosa è andato storto, Kyoko gli ha chiesto il divorzio, Shingo lo vede soltanto una volta al mese, il romanzo è rimasto un'intenzione. Per pagare l'assegno mensile alla ex moglie, lavora per un'agenzia investigativa, per dimenticare le indagini ordinarie gioca alle corse, alla lotteria, a qualsiasi cosa possa restituirgli quello che ha perduto. Ma la vita è più complicata di così, bugie, tradimenti, meschinità gli hanno alienato la fiducia degli affetti. Kyoto gira a vuoto e fatica a trovare il suo posto nel mondo e in quello di suo figlio. Poi una sera un ciclone si abbatte su Tokyo e sulla sua famiglia che trova riparo a casa della madre, felice di averli di nuovo tutti e tre insieme. La notte porterà consiglio e Kyoto proverà a riguadagnare la fiducia di Shingo e a 'scommettere' questa volta sull'amore. Il vento si placa e una mattina tersa si prepara. Ritratto di famiglia con tempesta è scritto, diretto e montato dal giapponese 54enne Hirokazu Koreeda: si tratta di uno dei nomi più importanti del cinema orientale contemporaneo, da alcuni considerato come l'erede spirituale di Yasujiro Ozu. Esordisce come documentarista all'inizio degli anni Novanta e nel 1995 firma il suo primo lungometraggio di finzione, Maborosi, subito selezionato dal Festival di Venezia, dove si aggiudica l'Osella per la migliore regia. I suoi temi prediletti sono i legami personali e in particolare quelli famigliari, per esempio già esplorati nei suoi due film precedenti: Father and Son (2013) e Little Sister (2015).
Ritratto di famiglia con tempesta
di Hirokazu Kore-Eda