WORKSHOP SU FUOCHI D'ARTIFICIO IN PIENO GIORNO - Cineclub Arsenale APS

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giovedi' 17 - Ingresso Libero su prenotazione

WORKSHOP SU FUOCHI D'ARTIFICIO IN PIENO GIORNO

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FUOCHI D'ARTIFICIO IN PIENO GIORNO di Diao Yinan, vincitore nel 2014 dell'Orso d'Oro a Berlino, a distanza di dieci anni dalla sua uscita è ancora un oggetto 'alieno'. 

Film profondamente legato alla tradizione cinematografica cinese - soprattutto per le scelte di stile che ricordano da vicino lo Zhang Yimou delle origini - è allo stesso tempo un prodotto spurio del filone noir di marca statunitense e del polar francese. Sono almeno tre i precedenti letteralmente 'fagocitati' dal capolavoro di Diao Yinan: The Third Man (1949) di Carol Reed, Touch of evil (1958) di Orson Welles e Le cercle rouge (1970) di Jean-Pierre Melville. Di ascendenza noir sono anche le caratterizzazioni dei due protagonisti: Zhang Zili, l'uomo di legge costretto dalle tragiche contingenze dell'esistenza a conoscere abiezione e degrado; Wu Zhizhen, particolare figura di femme fatale, lontana dai personaggi di Marlene Dietrich o da Lauren Bacall, ma riconducibile alla medesima doppiezza.
La contraddizione (in cinese 矛盾, mao dun, letteralmente 'lancia e scudo') protagonista del film di Diao Yinan è soprattutto fotografica, una giustapposizione schizofrenica di ambienti oscuri e lampi di luce, ma anche cromo-materica, con la sua dialettica di neve/ghiaccio vs. carbone. Infine semantica, sin dal titolo del film, la cui traduzione per il mercato italiano per una volta è stata letterale: Fuochi d'artificio in pieno giorno.
Il workshop realizzato da Danilo Soscia per l'Istituto Confucio di Pisa si svolge nel corpo vivo dell'opera, procedendo per comparazioni sempre contrappuntate da un contributo video, così da consentire un confronto diretto e argomentato direttamente in itinere.
A conclusione sarà possibile assistere alla proiezione su grande schermo di Fuochi d'artificio in pieno giorno in lingua originale con sottotitoli in italiano.