EMMA - Cineclub Arsenale APS

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EMMA

di Autumn de Wilde

Durata: 124'
Luogo, Anno: USA, 2020
Cast: Anya Taylor-Joy, Bill Nighy, Callum Turner


Sinossi

Inghilterra, inizio '800. La giovane e benestante Emma, orfana di madre e figlia di un brontolone ipocondriaco, passa le giornate a spettegolare e organizzare la vita sentimentale delle persone a lei vicine. Legata a Mr. Knightley, fratello del marito di sua sorella Isabella, Emma cerca prima di arrangiare il matrimonio fra l'amica Harriet e il pastore del villaggio, poi cade in preda alla gelosia dopo l'arrivo della bella Jane, dotata di uno straordinario talento musicale. Tra dichiarazioni d'amore malriposte, inganni e sotterfugi, la vita di Emma procede operosa ma tranquilla, fino a quando l'evidenza dell'amore per Mr. Knightley costringerà entrambi a cedere l'uno all'altra. Tratto dal romanzo di Jane Austen.


Critica

Nel ristretto numero di soluzioni a disposizione di un adattamento da Jane Austen, Emma. (con il punto nel titolo, come a ribadire l'intenzione di realizzarne una trasposizione definitiva), gioca innegabilmente bene le proprie carte. Regia, interpreti, ambienti, scenografie, costumi, dialoghi: nella trasposizione della fotografa e autrice di videoclip Autumn de Wilde, alla prima prova col cinema, tutto trasmette una artificiosità che accentua sia il carattere frivolo della protagonista, sia la caustica eleganza della scrittura di Jane Austen. L'Inghilterra rurale d'inizio Ottocento è raffigurata come un mondo idilliaco dai colori pastello, ritmato dalle stagioni ma costretto nelle geometrie razionali di architetture, arredi, abbigliamenti, acconciature. Una società benestante ma spasmodicamente legata all'apparenza, all'espressione visiva e verbale del proprio privilegio, che si trasforma in una prigione di parole e oggetti. L'incipit del film ricorre, riassumendolo un poco, alle parole del romanzo: «Emma Woodhouse, bella, intelligente e ricca, con una casa confortevole e un carattere allegro, sembrava riunire in sé il meglio che la vita può offrire, e aveva quasi raggiunto i ventun anni senza subire alcun dolore o grave dispiacere». Questa è la protagonista, a cui Anya Taylor-Joy offre la sua bellezza elfica: privilegiata, superba, manipolatrice. Da sempre, dietro la volontà di Emma di arrangiare il destino altrui si è visto un doppio della stessa scrittrice, capace di osservare e raccontare come nessun altro il mondo di cui faceva parte.

Roberto Manassero, mymovies.it