Frida - Viva la vida - Cineclub Arsenale APS

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FRIDA - VIVA LA VIDA

di Gianni Troilo

Durata: 90'
Luogo, Anno: Italia, 2019
Cast: Asia Argento


Sinossi

"Siempre que te pregunto, Que cuándo, cómo y dónde, Tu siempre me respondes, Quizás, quizás, quizás". Su queste note parte il documentario su Frida Kahlo, per stemperare il racconto di una vita intensa che sta per essere sviscerata. In tanti conoscono Frida. L'artista messicana rappresenta infatti diverse simbologie sotto tanti aspetti, umani e culturali. In Messico, il suo paese d'origine, è addirittura considerata una Santa, amata e idolatrata dalle donne che hanno sofferto, o che hanno bisogno di protezione. Da tutte insomma. Frida - Viva la vida è un documentario dedicato a questa figura ormai mitologica e al suo paese.


Critica

Il film di Giovanni Troilo - autore anche dell'originale documentario Le Ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e luce - è un tributo al Messico e a Frida. Un racconto che mostra qualche aspetto meno conosciuto (grazie a delle fotografie inedite) della vita di Frida Kahlo e delle sue origini, poiché il focus principale parte proprio da qui, dalla sua terra. È difficile e coraggioso trattare il personaggio della Kahlo dopo tutte le interpretazioni, i racconti, i miti, le pubblicazioni, le mostre internazionali, i gadget, i giocattoli, le biografie, le immagini da super star - quale di fatto era diventata come personaggio "esotico" visto dagli Stati Uniti - che hanno saturato l'immaginario collettivo. A farla conoscere al mondo è stata anche la regista Julie Taymor che, con l'energica interpretazione di Salma Hayek, ha reso Frida un personaggio ancora più pop. Viva la Vida cerca una chiave diversa legata alle ispirazioni della terra, appunto, e del paesaggio messicano attraverso le sue credenze popolari, il folklore, il culto dei morti e le affascinanti atmosfere selvatiche e colorate di questo luogo. Grazie a queste immagini, la narrazione scorre tra pochi cenni biografici raccontati da testimoni del luogo: da Hilda Trujillo, direttrice del Museo Frida Kahlo, all'interno della nota Casa Azul a Coyoacán, Città del Messico, tra i musei più visitati al mondo, ad Alfredo Vilchis, disegnatore di miniature messicane che interpretano credenze popolari, racconti e fatti delle gente, fino alla fotografa Graciela Iturbide che mostra delle preziose immagini in bianco e nero scattate nel bagno di Frida, una stanza della casa chiusa per cinquant'anni e da poco aperta al pubblico. Si tratta del luogo del dolore: qui erano chiuse, tutte all'interno della vasca da bagno, le "torture" di Frida, dai busti, ai gessi fino alla protesi della sua gamba asportata pochi anni prima della sua morte.

Rossella Farinotti, MyMovies