Iddu - L'Ultimo Padrino - Cineclub Arsenale APS

loading...

IDDU - L'ULTIMO PADRINO

di Antonio Piazza, Fabio Grassadonia

Durata: 130'
Luogo, Anno: Italia, 2024
Cast: Toni Servillo, Elio Germano, Daniela Marra, Barbora Bobulova, Giuseppe Tantillo


Sinossi

"Da qualche parte in Sicilia", un padre insegna ai suoi tre figli a sgozzare una pecora: il maggiore non ne ha il coraggio, all'unica femmina non viene permesso, e il più piccolo si rassegna a compiere il gesto brutale, consapevole di non potersi sottrarre al proprio destino. È in questo incipit che Fabio Grassadonia e Antonio Piazza enucleano la figura di Matteo Messina Denaro, figlio minore del boss Gaetano e capo di Cosa Nostra denominato (fra i tanti soprannomi) "u pupu" - che vuole anche dire il burattino. L'ex sindaco, assessore e consigliere comunale Catello Palumbo invece è soprannominato "il preside", per sottolineare non solo un suo trascorso come dirigente scolastico, ma anche il suo livello culturale più elevato rispetto al contesto nel quale è cresciuto. Quando Palumbo esce dal carcere, sommerso dai debiti, i Servizi segreti gli fanno un'offerta che non potrà rifiutare: quella di stanare Messina Denaro dalla latitanza e renderne possibile la cattura, attraverso una corrispondenza a base di pizzini. Ma chi è il gatto e chi è il topo resterà da stabilire.


Critica

In Iddu, Elio Germano è grandioso nel vestire gli occhiali e i panni di un efferatissimo Padrino Don Giovanni, con qualcosa in comune con il principe Amleto. Perché c’è del marcio in Danimarca e pure in Sicilia. Un mafioso che nella latitanza si diletta in puzzle raffiguranti l’isola in cui è nato. Ma nel passatempo, come nella vita, alla fine manca sempre un tassello. Di contro Servillo, con tanto di riporto molto anni 70, è l’incarnazione perfetta del saltimbanco erudito. L’ex preside convinto di poter governare il mondo come faceva con la sua scuola. Ma sopravvalutarsi è diventato il nostro sport nazionale, più praticato del calcio. Aveva ragione Walter Siti quando nel romanzo Il Contagio la modalità criminale si è ormai diffusa in ogni ceto sociale. Tra infami, massoni, agnelli sacrificali, si staglia, maestosa, la statua dell’Efebo di Selinunte. Come scriveva Sallustio, i miti non furono mai, ma sono sempre. Sicché sulle note della colonna sonora firmata da Colapesce, contaminata da hit tamarre come I’m not Scared, il film aumenta la sua potenza, grazie a un cast femminile di prim’ordine composto da Barbara Bobulova, Daniella Marra, Antonia Truppo. E alla fine, l’interrogativo che tutti ci poniamo è come ha fatto Matteo Messina Denaro a sparire per quasi 30 anni. Come diceva Riccardo Riccardo Pazzaglia in Quelli della notte. “Ah, saperlo!".

movieplayer.it