Inside Out 2 - Cineclub Arsenale APS

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INSIDE OUT 2

di Pete Docter, Kelsey Mann

Durata: 100'
Luogo, Anno: USA 2024
Cast: Pilar Fogliati, Deva Cassel, Marta Filippi, Federico Cesari, Sara Ciocca


Sinossi

Inside Out 2 torna nella mente di Riley alla vigilia dell'inizio del liceo e proprio quando il quartier generale delle sue emozioni, guidato da Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, viene 'invaso' da una nuova arrivata, ovvero l'emozione Ansia, che fa da prodromo all'incombenza dell'età dell'adolescenza.


Critica

Il ritorno di Inside Out sul grande schermo ha proposto l’aggiunta di nuove emozioni, in arrivo per segnare l’ingresso di Riley nella fase pre-adolescenziale. Di conseguenza le emozioni base come Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto dovranno fare posto ad un nuovo team guidato da Ansia. In principio, a detta del regista, Inside Out 2 aveva valutato l’aggiunta di numerose emozioni oltre a quelle già proposte ed introdotte nel trailer. Sequel diretto del film d’animazione premio Oscar Disney Pixar, Inside Out 2 riprenderà le emozioni di Riley e le metterà a dura prova in una nuova fase della sua vita. Se nel primo film Riley era soltanto una bambina alle prese con un trasferimento e un adattamento in una nuova realtà, nel sequel dovrà gestire la pre-adolescenza e tutto ciò che questa fase comporta.

In vista dell’uscita di Inside Out 2 al cinema, il regista Kelsey Mann ha partecipato ad una conferenza stampa introduttiva insieme al produttore Mark Nielsen, raccontando come sono state scelte le emozioni protagoniste di questo sequel. In un processo di selezione iniziale, non è stato facile individuare le emozioni predominanti. Di fatto, in principio, pensavano di aggiungerne molte di più. Lo scopo era quello di puntare ad una quantità di emozioni tale da sopraffare Gioia. Poi al team è stato chiesto di ridurre il numero, motivo per cui Mann ha avvertito il bisogno di confrontarsi con un esperto che l’ha poi aiutato a concentrarsi sulle emozioni autocoscienti che caratterizzano gli adolescenti. Come riporta Screen Rant, il regista ha raccontato:

"Inizialmente avevamo valutato nove emozioni. Volevo che Gioia si sentisse sopraffatta da tutte queste nuove emozioni che arrivavano. E ho pensato: ‘Bene, facciamole vedere’. Ma non si riuscivano a gestire, ce n’erano troppe e si annullavano a vicenda perché non potevi stare al passo con tutti. Così la prima nota ricevuta è stata ‘semplificare’. C’erano troppe emozioni. Poi ad un certo punto ci siamo chiesti perché scegliere proprio quelle? Sapevo che Riley avrebbe avuto a che fare con il passaggio d’età. Così ho pensato di semplificare ragionando sulle emozioni che si manifestano e prendono il sopravvento durante l’adolescenza."

Mann ricorda di aver coinvolto il professore Dacher Keltner, esperto di emozioni già coinvolto in Inside Out e tornato ancora una volta dietro le quinte per aiutare il team creativo nella decisione definitiva. In più ha ammesso che, tra le emozioni tagliate, c’era anche Vergogna.

"Non era divertente da vedere, affatto. Era troppo pesante. Hai presente quando vedi un film e pensi: ‘Questo è un grande film’. Ma quando ti chiedono: ‘Vorresti rivederlo?’ rispondi: ‘No, in realtà no’. Non voglio fare quel tipo di film. Voglio fare un film che abbia un significato importante e che, alla domanda ‘Vorresti rivederlo’ risponderesti subito di sì. Perché quelli diventano i nostri film preferiti. Per questo non volevo fare un film con quel personaggio. Non era poi così divertente."

comingsoon.it