Libero - Cineclub Arsenale APS

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LIBERO

di Michel Toesca

Durata: 100'
Luogo, Anno: Francia, 2018
Cast: Cédric Herrou


Sinossi

Libero, il film documentario diretto da Michel Toesca, narra la toccante storia di Cédric Herrou, un contadino della Val Roja che offre ospitalità ai migranti che cercano di superare il confine fra Italia e Francia. In questo limbo chiuso fra due Stati, le politiche sull’immigrazione rendono impossibile l’ingresso sul territorio francese, così Cédric, grazie all’aiuto di amici e volontari, sfida con coraggio le istituzioni. Osservando senza filtri questa situazione drammatica, Libero, denuncia, o meglio, urla ai quattro venti l’urgenza di un intervento immediato su una situazione sempre più difficile.


Critica

 Michel Toesca conosce da tempo l'azione dell'amico Cédric e ha deciso di filmare ciò che accade tra i monti delle Alpi senza preoccuparsi troppo della 'forma' ma guardando alla sostanza del proprio intervento.  Si potrebbe definire Herrou come 'colpevole di solidarietà' in quanto il compito che si è dato è estremamente preciso: aiutare coloro ai quali viene impedito di esercitare un preciso diritto. Quale è quello del poter presentare una richiesta di asilo. Qui sta il nodo di quanto ci viene mostrato: chi attraversa tra mille peripezie la frontiera tra la Francia e l'Italia viene respinto tout court. Senza che neppure si possa ipotizzare il diritto di cui sopra.  Per chi vedesse questo documentario con il filtro della necessità dei respingimenti Toesca sembrerebbe offrire una risposta precisa: la Francia non può salire in cattedra in materia visto come si comporta nei confronti del problema. Riesce anche, come testimonia un migrante africano, a convincere con i propri media che la vera causa della più totale insensibilità è data dal timore dell'ingresso di terroristi. Mentre è ben chiaro che le ragioni sono altre e che il Paese che ha come motto "Liberté. Fraternité. Egalité" in materia è ben lontano da rispettarlo.  Ciò che resta sottotraccia, ma che non può non far pensare, è che sia a Nizza che a Ventimiglia i governi sono ben lontani dal voler aprire un confronto sull'immigrazione legale di cui tanto parlano ma che di fatto non esiste. Visto che Cèdric non può essere accusato di traffico di esseri umani o di arricchimento sulla loro pelle (semmai ha dedicato loro anni di vita senza nulla pretendere) ci si è appigliati ad altro. Lo si è condannato ad un'ammenda per aver occupato una colonia di vacanze delle Ferrovie non più utilizzata dal 1991.

Giancarlo zappoli, MyMovies.it