L’INDISCRETO FASCINO DEL PECCATO - Cineclub Arsenale APS

loading...

L’INDISCRETO FASCINO DEL PECCATO

di Pedro Almodóvar

Durata: 87'
Luogo, Anno: Spagna, 1983
Cast: Carmen Maura, Julieta Serrano, Cristina Sánchez Pascual, Marisa Paredes, Chus Lampreave


Sinossi

Yolanda è una cantante di night club che vede morire il suo compagno in seguito all'iniezione di una dose di eroina che lei stessa gli aveva portato. Cerca rifugio, avendo trovato nella borsa un biglietto da visita lasciatole da una suora sua ammiratrice, nel convento delle Redentrici Umiliate. Si tratta di un ordine in cui le sorelle hanno assunto nomi umilianti (Topa, Sterco, Perduta) per corrispondere alla denominazione. Ognuna di loro poi ha un vizio segreto. C'è chi si droga con l'eroina per condividere ciò che provano le donne che vuole redimere, chi scrive romanzi erotici sotto falso nome, chi ha allucinazioni procurate da LSD. C'è anche un sacerdote che fuma mentre celebra la messa, ama My Fair Lady e si diletta di sartoria per vestire in modo moderno le statue della Madonna.


Critica

La terza tappa del cinema di Pedro Almodóvar (quarta se iniziamo a contare dal film lungo in Super 8 Folle… folle… fólleme Tim!) comincia a definire in maniera più distinta i contorni tematici e stilistici del regista spagnolo. L’indiscreto fascino del peccato, operazione dalle esplicite referenze buñuelliane, incarna compiutamente le spinte più eversive del cinema di Almodóvar. La dissacrazione della religione cattolica e la pulsione sessuale omoerotica trovano, forse per la prima volta, un perfetto terreno di incontro/scontro. Il convento delle suore “Redentrici Umiliate” è l’edificio dentro le cui mura si sviluppa ed esaurisce “il racconto degli eccessi” di Almodóvar. La dimensione più marcatamente eversiva, polemica di un cinema dirompente per temi e messa in scena, si mostra in maniera compiuta, forse per la prima volta nella carriera del regista spagnolo. L’ambientazione della storia, circoscritta praticamente ai soli interni del convento, permette al regista di dedicarsi a ripetute sequenze di chiaro stampo surrealista, senza mai perdere contatto con la concretezza del suo racconto.

sentieriselvaggi.it