Winter Brothers - Cineclub Arsenale APS

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WINTER BROTHERS

di Hlynur Palmason

Durata: 90'
Luogo, Anno: Danimarca/Islanda, 2017
Cast: Elliott Crosset Hove, Simon Sears, Victoria Carmen Sonne, Peter Plaugborg


Sinossi

In una località periferica della Danimarca avvolta da un rigido inverno, due fratelli molto diversi, Emil e Johan, lavorano in una cava di gesso. Emil è un giovane stravagante e un po' disadattato, incapace di relazionarsi con gli altri, sogna un amore impossibile con la vicina di casa, si compra un fucile e vende di contrabbando ai colleghi uno strano liquore Moonshine, da lui distillato con sostanze chimiche rubate dalla fabbrica di estrazione dove lavora. Quando uno di loro si ammala, forse a causa di quel liquore adulterato, Emil viene preso di mira dal capo e dagli altri colleghi, senza trovare conforto nemmeno nel fratello maggiore Johan, più sveglio e risoluto.


Critica

Il primo film di Hlynur Pálmason mostra il conflitto tragicomico tra il singolo e la comunità, facendo già emergere lo sguardo originale e affascinante di un autore.

Nato e cresciuto in Islanda, e poi trasferitosi a Copenaghen, Pálmason sceglie di ambientare il suo primo film in Danimarca, ma in un luogo così isolato e sperduto che sembra essere fuori dallo spazio e dal tempo (infatti non ci sono elementi che collochino con certezza le vicende nei giorni nostri). In questo piccolo contesto industriale, ma dominato dalla natura, Emil (interpretato dall'ottimo Elliott Crosset Hove, protagonista anche di Godland - Nella terra di Dio) è alieno rispetto a chiunque. Tenta invano di conquistare una ragazza e acquista un'arma (come il Travis Bickle di Taxi Driver) per poi imparare ad usarla guardando video tutorial in TV; ma il suo disagio sociale e psicologico non sfocia mai in una reazione violenta o rabbiosa, tranne nei confronti del fratello, per gelosia, quando lo trova a letto con la donna di cui si è segretamente invaghito. Pálmason lo spoglia (anche letteralmente) di tutto tranne che dei suoi istinti, e il suo animo puro e selvatico non ha particolari difese. Nel conflitto tra singolo individuo e comunità ostile, Emil è destinato a rimanere schiacciato, come nella brutale e un po' buffa colluttazione con il fratello o quando si risveglia ubriaco nella neve. Il suo disperato bisogno d'amore non può essere colmato, e questo dualismo tra desiderio e frustrazione si riflette nel contrasto evidente tra il bianco abbagliante della neve e il nero del buio nella cava.

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