Black Power - Cineclub Arsenale APS

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BLACK POWER

La stagione cinematografica in corso ha dato una risposta forte e chiara alla polemica scaturita lo scorso anno in occasione dei premi Oscar, quando si iniziò a parlare di #OscarSoWhite e di quasi totale assenza di afroamericani tra gli importanti premi statunitensi. In un'America che si è risvegliata in presenza di un Presidente che dell'attacco all'immigrazione fa un piatto forte del proprio repertorio politico, la delicata questione delle discriminazioni razziali torna, purtroppo, di grande attualità. L'Arsenale propone una rassegna con due importanti film che raccontano delle emozionanti e forti storie “black”. In prima visione arriva I Am Not Your Negro di Raoul Peck, il documentario finalista ai premi Oscar che tocca le vite e gli assassinii di Malcom X, Martin Luther King Jr. e Medgar Evers per fare chiarezza su come l’immagine dei Neri in America venga oggi costruita e rafforzata. Nel corso di 5 anni questi tre uomini sono stati assassinati. Uomini importanti per la storia degli Stati Uniti d’America e non solo. Questi uomini erano neri, ma non è il colore della loro pelle ad averli accomunati. Hanno combattuto in ambiti differenti e in modo diverso, ma tutti alla fine sono stati considerati pericolosi perché hanno portato alla luce la questione razziale. Vincitore del Premio Oscar per la Miglior attrice non protagonista (Viola Davis) Barriere di Denzel Washington racconta la storia di un netturbino nella Pittsburgh degli anni '50, che combatte ogni giorno contro le ingiustizie sociali e i demoni interiori. Spirito indomabile e ciarliero, ha una moglie, un'amante, un amico inseparabile e due figli di cui non approva le vocazioni. Lyons suona il jazz e Troy canta il blues, Cory pratica il football e Troy gioca a baseball. Chiuso nel recinto che sta costruendo per Rose e in quello che ha innalzato nel cuore, Troy è un'onda implacabile che frange i suoi affetti. Inviso al figlio minore, a cui tarpa le ali per proteggerlo dalle discriminazioni razziali, e persuaso dall'amico a prendere una decisione sulla sua (doppia) vita, confessa alla moglie il tradimento e spalanca tra loro un abisso di dolore. Rimasto solo nel cortile del suo scontento, Troy ricompone i brandelli esistenziali e aspetta la morte.